È stata la prima finale femminile senza contenuti tennistici, Anisimova riceveva applausi di compassione

Ne parla Il Guardian. "Nessuna analisi tecnica potrà mai spiegare in modo soddisfacente come una giocatrice che due giorni fa stava facendo a pezzi la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka abbia poi perso in quel modo"

Anisimova

Londra (Inghilterra) 12/‘7/2025 - finale Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Amanda Anisimova ONLY ITALY

La finale surreale a Wimbledon tra Anisimova e Swiatek resterà nella storia del tennis. Il Guardian si concentra sulla sconfitta cocente per la giocatrice che due giorni prima aveva battuto con grandissimi colpi Sabalenka, numero 1 del ranking.

Anisimova a Wimbledon riceveva soltanto applausi di compassione (Guardian)

Scrive così il quotidiano inglese:

Questa doveva essere la finale più emozionante. Due giocatrici che avevano già superato ortiche e erbacce per arrivare a questo punto, che avevano già superato le aspettative, che in un certo senso avevano già trionfato. […] Ma ciò che questa finale ha mancato in termini di contenuti tennistici veri e propri, lo ha compensato con la sua presenza storica. La finale del Grande Slam più sbilanciata dalla fine della Guerra Fredda e un’ora in più al pub? Niente male come affare.

E naturalmente c’erano i numeri che potevano aiutare a dare un senso a tutto questo: il fatto che Swiatek avesse vinto il primo set 6-0 nonostante avesse messo a segno due vincenti, il fatto che il 35% di tutti i punti di questa partita si fosse concluso con un errore non forzato di Anisimova. […] Importava forse che Anisimova fosse nervosa fin dall’inizio del riscaldamento, quando continuava a lanciare la palla a lungo e non riusciva nemmeno a lanciare un pallonetto decente a Swiatek? O che, come avrebbe rivelato in seguito, si sentisse così pesante durante l’allenamento mattutino da dover fare una pausa dopo ogni singolo scambio? Forse. Forse no. […]

A due punti di distanza, Anisimova stava ricevendo applausi di compassione. Non c’è una vera competenza tattica da mettere in campo qui. Nessuna analisi tecnica potrà mai spiegare in modo soddisfacente come una giocatrice che due giorni fa stava facendo a pezzi la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka si ritrovi ora intrappolata nella panetteria di Iga. […] Mentre Swiatek sale i gradini per festeggiare con la sua squadra, il punteggio è ancora sul tabellone, l’orologio è fermo a 57 minuti. E ovviamente, in un momento come questo, ogni sorta di pensiero deve insinuarsi. Cos’è appena successo? Cosa succede ora? Come si fa a iniziare una giornata piena di sogni e promesse e a concluderla come la donna che ha perso una finale Slam 6-0, 6-0?”

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