Spalletti stroncato dal Foglio: invece di allenare, concionava sugli stipendi troppo alti e sulla Playstation

Ha una immaginifica e ingiustificata autostima. Si presentò con la posa del salvatore, di quello che la sapeva lunga con gran prosopopea contadina

Spalletti Napoli

Milano 12/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Ucraina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Spalletti stroncato dal Foglio: invece di allenare, concionava sugli stipendi troppo alti e sulla Playstation.

Al Foglio non ha questa gran considerazione di Luciano Spalletti. Oggi, nel momento dell’uscita dalla Nazionale, Maurizio Crippa – testuale – gli rende il calcio dell’asino.

Scrive il Foglio

L’altra è la sconfitta con uscita di scena grottesca e strameritata, tardiva in ogni caso, di un ciarliero allenatore, uno che ha una tale immaginifica e ingiustificata autostima di sé da aver detto, una volta: “Non sono nato in Toscana, sono voluto nascere in Toscana. Sono uno che ama stare nella campagna, potare le piante, dare da mangiare agli animali”. E forse finalmente ora ci tornerà davvero, wannabe Cincinnato incompreso, a fare il vino in Toscana, e che paghi le tasse in Italia non fa di lui per forza un italiano migliore.

Ar cavaliere di Certaldo (Spalletti) nun je devi cacà er cazzo

Ora è giusto rendere il calcio dell’asino a Luciano Spalletti. Non soltanto per il disastro dell’europeo; non solo per essere uscito dalla Nations League, vinta poi da un signore di quarant’anni, mica la Parigi-Dakar. Non solo per le tre pere norvegesi ingoiate con la buccia. Ma perché si presentò a fare il cittì della Nazionale con la posa del salvatore, di quello che la sapeva lunga di come raddrizzare i ragazzi svogliati, gran prosopopea contadina a far intendere che il Mancio in fondo era, ma non mourinhamente, un pirla. Invece di pensare ad allenare si preoccupava di concionare sui giovani che guadagnano troppo e la Playstation che lui la farebbe sequestrare; tranne poi convocare, ma perché?, il reduce da squalifica ludopatica Fagioli, e lasciare a casa il probo Locatelli. Scelta tecnica? No, perché ar cavaliere di Certaldo nun je devi cacà er cazzo.

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