Sinner, coach Vagnozzi: «La nostra stima in lui è aumentata dopo la finale persa al Roland Garros»

Alla Rai parla anche di Cahill (l'altro allenatore di Jannik): «Stiamo provando a convincerlo a restare? Certo, ogni giorno buttiamo lì una battutina. Vedremo più avanti se funzionerà»

Sinner

Melbourne (Australia) 28/01/2024 - finale Australian Open / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

Wimbledon è alle porte e Jannik Sinner è già a Londra da qualche giorno per (ri)prendere confidenza con l’ambiente britannico. Il numero uno al mondo debutterà nella giornata di lunedì 1° luglio (domani mattina il sorteggio e scopriremo contro chi) e sta lavorando duramente per arrivare pronto alla prima sfida del torneo. L’obiettivo principale, per lui, è eliminare in maniera definitiva le scorie della finale persa al Roland Garros. Di questo e tanto altro ancora ha parlato il suo coach, Simone Vagnozzi, in un’intervista concessa alla Rai.

Vagnozzi: «Sinner sta bene e si sta allenando duramente. Cahill? Sto provando a convincerlo a restare»

L’ex tennista marchigiano comincia col dare una buona notizia: «Jannik sta bene, siamo a Londra da un paio di giorni, si sta allenando duramente e contiamo di arrivare pronti per il primo turno a Wimbledon».

E quanto ai tormenti della finale parigina contro Alcaraz, Vagnozzi ci tiene a sottolineare: «La delusione è inevitabile, ma la nostra stima in lui è aumentata dopo quel giorno perché ha lottato alla grande e in fondo si parla di una partita di tennis. Se guardiamo a cosa succede nel mondo, dobbiamo pensare che siamo dei privilegiati».

Nessun dramma anche per il tifo tutto per Carlos nella capitale francese: «C’è una rivalità tra Italia e Francia che pesa, poi Carlos è stato bravo a caricare la gente. Ma credo sia stato più di aiuto per lui che un problema per Jannik. A volte avere il tifo contro è uno stimolo. In fondo a Roma era toccato allo spagnolo».

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Poi si arriva al capitolo londinese. «Abbiamo le case vicino a Wimbledon, ci andiamo a piedi in 10 minuti. Alterniamo sedute di palestra ad altre di tennis», racconta Vagnozzi. «Oggi per fortuna possiamo allenarci sul Centrale con Medvedev. Un privilegio che credo concedano solo ad Alcaraz e Djokovic», rivela.

Come noto, il 42enne di Ascoli Piceno non è l’unico coach di Sinner. L’altro è Darren Cahill, il quale però ha dichiarato di voler lasciare il team dell’azzurro a fine stagione per godersi un po’ di meritato riposo. «Se stiamo provando a convincerlo a restare anche l’anno prossimo? Certo, ogni giorno buttiamo lì una battutina. Vedremo più avanti se funzionerà», afferma Vagnozzi. «Di sicuro l’intesa con Darren e tutto il gruppo è speciale. E questo è molto importante, anche perché spesso finiamo col passare insieme intere giornate», conclude.

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