Rosberg: «In Ferrari tanti decidono e nessuno sa cosa fare»

Al podcast "The F1 Show": «All'interno della Ferrari, il livello di eccellenza non è paragonabile a quello dei team britannici. Da quel che ho sentito, starebbero valutando la possibilità di aprire una filiale nel Regno Unito»

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Ferrari's Monegasque driver Charles Leclerc and Ferrari's British driver Lewis Hamilton talk as they take part in the drivers parade for the Bahrain Formula One Grand Prix at the Bahrain International Circuit in Sakhir on April 13, 2025. Andrej ISAKOVIC / AFP

Mentre nell’Endurance vola, la Ferrari continua a zoppicare in Formula 1 inanellando una serie di risultati al di sotto delle aspettative. Il team italiano non solo è indietro rispetto alla McLaren campione in carica, ma sta trovando grande difficoltà anche a duellare con le altre squadre di vertice come Red Bull e Mercedes. Insomma, mala tempora currunt in quel di Maranello: ma quali sono i problemi e quali potrebbero essere le soluzioni? A queste domande ha provato a rispondere l’ex pilota iridato Nico Rosberg al podcast “The F1 Show”, prodotto da Sky Uk.

Le parole di Rosberg sulla Ferrari

Secondo Rosberg, le difficoltà della Rossa avrebbero un’origine ben chiara. «Ho osservato diverse dinamiche all’interno della Ferrari. Si vede che, in molti settori, il livello di eccellenza non è paragonabile a quello dei team britannici. Essere in Italia rende tutto molto più difficile», ha affermato il figlio d’arte tedesco.

Poi Nico è entrato nel merito della questione sottolineando: «In Mercedes, ogni volta che c’era un problema, Hamilton andava immediatamente da Wolff. E Toto prendeva subito una decisione. In Ferrari, invece, sono tanti a decidere e persino Lewis non sa bene cosa fare. Così diventa tutto difficile».

Detto ciò, Rosberg ha lanciato una vera e propria indiscrezione: «Da quel che ho sentito, la Ferrari starebbe valutando la possibilità di aprire una filiale nel Regno Unito. È lì che si trova il centro del motorsport». In merito alla notizia, però, lo stesso ex campione non ha nascosto qualche perplessità: «Il problema sarebbe la giusta comunicazione. Questa base dovrebbe comunicare in modo eccellente con la sede centrale. E forse tutto ciò non sarebbe possibile».

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