Il giallo sulle cifre che guadagnerà Michael Jordan come commentatore Nba, si parla di 40 milioni di dollari l’anno

Il Mundo Deportivo riferisce: "La Nbc ha rifiutato di commentare, alimentando le speculazioni. Intanto la controversia continua ad accrescersi".

Jordan

Chicago Bulls guard Michael Jordan slams a basket for two points in the first half 09 April at Gund Arena in Cleveland, OH. AFP PHOTO/Kimberly BARTH (Photo by KIMBERLY BARTH / AFP)

Michael Jordan è una leggenda vivente del basket. Ma è anche un uomo d’affari, e in quanto tale si è assicurato un ingaggio monstre per il suo nuovo ruolo di commentatore delle partite della Nba. Per la precisione, si vocifera che l’ex cestista statunitense vedrà corrispondersi dalla Nbc 40 milioni di dollari all’anno. Una cifra che ha scatenato già accese polemiche, come sottolineano i colleghi di Mundo Deportivo.

Jordan e il ruolo di commentatore “dorato”

“Senza che Jordan abbia detto una parola, le prime polemiche hanno già colpito la leggenda dei Chicago Bulls. Circolano diverse indiscrezioni su internet secondo cui la Nbc pagherà al sei volte campione Nba 40 milioni di dollari all’anno, il doppio di quanto guadagna Charles Barkley alla Tnt”, si legge.

Altre fonti ritengono che la cifra sia inesatta, ma ancora non è dato sapersi quale sia la verità. Mundo Deportivo riferisce: “La Nbc ha rifiutato di commentare, alimentando le speculazioni. Intanto la controversia continua ad accrescersi”.

E in effetti, sul web e sui social si incappa in numerosi commenti secondo cui Jordan avrebbe preteso un po’ troppo per la sua figura di “collaboratore speciale”, come l’ha definita lo stesso americano. Collaboratore “dorato”, oseremmo rettificare.

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La leggendaria partitella tra LeBron e MJ, “avevo 16 anni ma quello immarcabile ero io”

“Eravamo io, LeBron James, Michael Jordan, Antoine Walker, Penny Hardaway, Ron Artest e Michael Finley…”. Questa “partitella” è una mezza leggenda del basket. Si è giocata davvero, ma non ce ne sono prove video. (Oggi sarebbe virale in un nanosecondo). Ma dopo anni di “racconti” e passaparola, ne ha parlato direttamente LeBron, nell’ultimo episodio del podcast “New Heights” con Travis e Jason Kelce.

James dice che la partita si è giocata nel 2001. Nel corso degli anni, sui social sono apparse foto sgranate della partita che mostrano James e Jordan condividere il campo.

“Innanzitutto, MJ, Antoine Walker e il resto di quei ragazzi non lasciavano scendere in campo i più giovani. Avevo 16 anni, ero al secondo anno di liceo e ci vuole un po’ per entrare in campo. Di solito è quando i più grandi si stancano e non vogliono più giocare”.

Quando Travis chiede a James chi lo marcasse, la stella dei Los Angeles Lakers risponde facile: Nessuno, ero io quello che non si poteva marcare”.

“Ero a Chicago, era la corte di MJ. Quando finalmente sono entrato, ero davvero incazzato, amico. Ero nervoso, ero nervoso come l’inferno, lì fuori con MJ e il resto di quei ragazzi”.

Nel programma di George “Podcast P”, Artest ha detto che James era già una persona importante quando era un giovane liceale e più famoso di chiunque altro in palestra.

Poi James ha raccontato di un tweet virale del 2015, che diceva: “LeBron ha 30 anni, questa fighetta non durerà ancora a lungo, grazie a Dio”, scatenando le risate generali. James ha detto di aver guardato il post “per tutti i miei 30 anni, e ci ho riso così tanto ogni singola volta”.

Dal suo trentesimo compleanno, il 30 dicembre 2014, James ha segnato altri 17.378 punti, è stato convocato in altre 11 squadre All-Star e ha vinto altri due campionati Nba.

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