Sinner agli ottavi del Roland Garros: «Mi sentivo pronto fisicamente e felice, contro Rublev sarà difficile»
Ha battuto Lehecka 6-0 6-1 6-2, conquistando la vittoria più netta della sua carriera a livello Slam: «Negli Slam è importante iniziare bene. Dopo 20-25 minuti mi sentivo alla grande».

Italys Jannik Sinner hits a return to Spains Carlos Alcaraz during the mens singles final at the China Open tennis tournament in Beijing on October 2, 2024. (Photo by GREG BAKER / AFP)
Tutto facile per Jannik Sinner, che si qualifica agli ottavi di finale del Roland Garros dopo aver battuto il ceco Lehecka in tre set (6-0, 6-1, 6-2).
Per l’altoatesino numero uno al mondo, questa è la vittoria più netta della sua carriera a livello Slam, la diciassettesima consecutiva. Inoltre, ha raggiunto la seconda settimana di uno Slam per la quattordicesima volta negli ultimi quindici disputati.
Sinner: «Mi sentivo bene fisicamente e felice, contro Rublev sarà difficile»
Nel post-partita, Sinner ha dichiarato:
«Ho giocato veramente bene oggi per due set e mezzo, secondo me lui ha servito in maniera molto coraggiosa con dei buoni servizi, ma abbiamo già giocato diverse volte contro e ci conosciamo già. Grazie al pubblico per essere venuto, un’atmosfera bellissima».
Ha poi aggiunto:
«Stamattina mi sono detto: mi sento bene, pronto fisicamente e sapevo di poter iniziare forte e negli Slam è importante iniziare bene. Dopo 20-25 minuti mi sentivo alla grande, mi hanno dato le indicazioni tattiche giuste e ho cercato di seguirle. Per me è importante anche essere felice in campo».
Agli ottavi affronterà il russo Andrej Rublev:
«Domani cercherò di dormire un po’ di più e allenarmi per un’oretta per prepararmi alla partita successiva. Provo a migliorare qualche aspetto. Oggi non c’è stato molto su cui migliorare, sarà una partita difficile contro Rublev la prossima».
Il suo misterioso sparring partner racconta i loro allenamenti
Quando uscì la notizia della squalifica di Jannik Sinner un messaggiò partì quasi immediatamente direzione numero uno del mondo, quello di Roberto Marcora, ex tennista numero 150 del mondo. È successo così che la risposta non è tardata ad arrivare per mano di Simone Vagnozzi, coach di Jannik. Dunque Marcora è diventato il “misterioso” primo sparring partner dell’azzurro.
A raccontarlo proprio l’ex tennista al podcast Tennistalker: «Ci siamo allenati in una villa privata, vicino casa, in Costa Azzurra, perché come sapete Jannik non poteva frequentare circoli affiliati alle federazioni. Quindi eravamo un po’, non dico clandestini ma… perché era tutto approvato e regolare, anche dalla Wada, ma c’erano comunque delle complicazioni. Devo dire però che ho trovato una grande serenità da parte del team».