ilNapolista

Allegri non sarà il prossimo allenatore della Roma (Di Marzio)

Con l’ex Juventus non ci sono stati contatti. In lista per il successore di Ranieri rimangono: Farioli, Vieira e Gasperini.

Allegri non sarà il prossimo allenatore della Roma (Di Marzio)
Juventus' Italian coach Massimiliano Allegri looks on prior the Italian Cup Final between Atalanta and Juventus at the Olympic stadium in Rome on May 15, 2024. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Nella prossima stagione la Roma cambierà allenatore e sta cercando il successore di Claudio Ranieri, che a quanto pare non sarà Massimiliano Allegri.

Allegri non sarà il prossimo allenatore della Roma

Infatti, secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio:

In attesa che il club sciolga le riserve, per ora si può procedere per esclusione per capire chi sarà a spuntarla. Come per Stefano Pioli, anche il nome di Massimiliano Allegri non è sulla lista dei candidati per la panchina giallorossa. Con l’ex Juventus non ci sono contatti, né ce ne sono mai stati. Da tenere in lista, al momento, ci sono invece le figure di Farioli, Vieira e Gasperini.

De Laurentiis sta preparando il dopo Conte, intensificando i contatti con l’ex Juve

Ecco cosa scrive Tmw:

Aurelio De Laurentiis si prepara. In questo scenario, il numero uno partenopeo non ha alcuna intenzione di farsi trovare impreparato. Al netto degli inevitabili confronti con Conte, magari già dopo la prossima di campionato con il Genoa, Adl – rientrato da poco dalle Maldive – secondo quanto raccolto da TMW ha intensificato quelli con Massimiliano Allegri. Il rapporto tra i due, che non hanno mai nascosto stima reciproca, è ottimo a livello personale da anni, e il livornese sarebbe molto più di un piano B per De Laurentiis. Tutto, inevitabilmente, dipende da Conte“.

Scrive Savelli su Libero:

Il Napoli è destinato a vincere uno scudetto che riporta il calcio italiano un passo indietro. Il gioco espresso non ha raggiunto i picchi delle tre squadre che l’hanno vinto negli ultimi anni e che, sotto questo aspetto, hanno fortemente contribuito a evolvere il calcio italiano. Scrive che è un passo indietro rispetto “al giovane Milan degli slanci verticali di Pioli, al Napoli di governo e lotta di Spalletti, all’Inter “panta rei” di Inzaghi, che sono state espressioni entusiasmanti del gioco contemporaneo”. Scrive che “non appena ha perso i giocatori più creativi e i punti si sono fatti pesanti come i pensieri e i muscoli, nonostante un solo impegno a settimana, si è rifugiato nelle qualità antiche del calcio italiano: organizzazione difensiva e fisicità. Centimetri, muscoli, mentalità. Cose dell’Italia del calcio antica che il Napoli ha reincarnato alla perfezione”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata