Manna su Kvara: «perché trattenere chi non ci voleva stare?»
«Se avessimo rinnovato negli anni precedenti ci saremmo protetto da dinamiche extra-calcio. Quando è arrivato Conte il giocatore si è messo a disposizione poi non ha dato seguito»

Ci Napoli 26/09/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia
Nel corso della conferenza stampa organizzata per commentare il mercato di gennaio, il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna ha parlato del caso Kvara
Mica facile venire qui, ma non è un patibolo. Cos’è successo? Perdere il miglior giocatore e non riuscire a fare ciò che volevate.
«Innanzitutto, buongiorno a tutti per essere venuti anche con poco preavviso, ci tenevamo a precisare alcune dinamiche che possono sembrare non corrette o veritiere e che in questi giorni abbiamo letto. Ci vogliamo mettere la faccia e con trasparenza spiegare le dinamiche di quest’ultimo mese. Noi ringraziamo Kvara per ciò che ha fatto a Napoli, cos’ha dato alla città, abbiamo provato a sanare una situazione complicata a luglio, poi a novembre, dicembre, ma siamo stati costretti a cederlo in questa sessione perché ci siamo ritrovati, non dico ricattati, ma quasi. Ed è stato doveroso farla, ho letto che serviva per risanare il mercato estivo, il bilancio, ma non è vero, abbiamo trattato un rinnovo importante fino a 20 giorni prima poi le dinamiche del mercato e la volontà del calciatore ci hanno portato a fare una cosa diversa. E’ andato via un giocatore importante, come dite voi, come diciamo tutti, è oggettivo, ma il Napoli ha provato a lavorare sul mercato per sostituirlo in maniera adeguata perché era probabilmente il miglior giocatore della squadra per status, non siamo riusciti a concretizzare delle trattative perché a gennaio i parametri sono diversi ed è difficile che i calciatori quelli forti possano spostarsi ed alcuni valori non erano congrui alle nostre valutazioni ed ai parametri che il Napoli aveva, ha ed avrà in futuro, soprattutto dei livelli salariali. Penso di aver risposto».
Pure Conte ha parlato di Kvara e le dichiarazioni degli agenti sul lavoro datato col Psg.
«Kvara lavora col Psg da maggio dell’anno scorso, non l’abbiamo ricevuto a fronte di un’offerta, due offerte, poi un’offerta per due giocatori. Non volevamo perderlo dopo un anno complicato per dare un segno di forza, poi nei 6 mesi abbiamo trovato il nostro massimo, credetemi ci siamo arrivati, non ci siamo riusciti non per volontà nostra e abbiamo fatto un’operazione che è arrivata il 1 gennaio».
Un club come fa a tutelarsi da vicende come Kvara che aveva un contratto ancora lungo?
«Avremo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare, ci avrebbe protetto da dinamiche extra-calcio che si sono presentate e ci hanno costretto ad effettuare questa uscita. Quando una persona vuole andare via, è difficile convincerla a restare, ci puoi provare 2 volte, poi le cose non vanno perché trattenere chi non ci voleva stare? Perchè? Chi sta qui deve volerlo, sposare il progetto, sacrificarsi tutti i giorni, lavorare duramente, seguire il tecnico, altrimenti non va bene, questo è alla base, non da noi, ma in generale. Se tutto questo viene meno non ha senso perseguire cose che non ti danno nulla. Non si costringono le persone, pure marito e moglie divorziano. Chi non vuole più stare deve portare l’offerta. Noi ci abbiamo provato, il mister s’è speso in prima persona, quando fu presentato disse cose forti, il giocatore si è messo a disposizione poi non ha dato seguito, non diamoci colpe, doveva andare così. Basta, è passato, se continuiamo a pensare a Kvara… la tutela è rinnovare nei tempi giusti oppure venderli e sostituirli».