Malagò: «Ci ha sorpreso la complicità tra le curve degli stadi e la ‘ndrangheta»

Il presidente del Coni: «Il calcio e il mondo dello sport sono parte lesa di questa minaccia, sono sempre favorevole al modello inglese contro la violenza negli stadi».

Malagò

Dc Roma 24/10/2024 - Premio Mecenate dello Sport / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Giovanni Malago’

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato alla Commissione parlamentare di inchiesta in merito alle associazioni criminali nelle manifestazioni sportive dopo quanto sta accadendo con l’inchiesta ultras legata a Inter e Milan.

Malagò: «Ci ha sorpreso la complicità tra le curve degli stadi e la ‘ndrangheta»

«Il calcio e il mondo dello sport sono parte lesa da questa minaccia, ma siamo anche chiamati a una nuova assunzione di responsabilità. Voglio assicurarvi che l’impegno assunto da questa Commissione è a cuore del Coni e delle federazioni che ritengono il contrasto di questo fenomeno una priorità assoluta. Il mondo del calcio sta svolgendo bene la sua parte, aggiornando le regole vigenti per assicurare contesti che siano dii assoluta serenità. Il Coni è al fianco della Figc e di ogni altra federazione in questa opera di contrasto a ogni forma di violenza.

La procura federale della Figc ha aperto un’indagine autonoma per accertarsi delle eventuali responsabilità dei due club interessati, Milan e Inter. Alcune criticità lo sport da solo non le può risolvere, ad esempio c’è il tema degli impianti sportivi che devono essere tecnologici e in grado di elevare i propri standard di sicurezza e comfort per gli spettatori. L’Italia sul tema degli stadi sconta un colpevole ritardo».

Sulle curve frequentate anche da associazioni criminali, Malagò ha affermato:

«Che le curve siano state in passato frequentate da persone con qualche precedente, anche penale, è una cosa fin troppo nota anche al grande pubblico. Per quanto riguarda la vicinanza, o se vogliamo la complicità, della ‘ndrangheta nelle curve tutto questo ci ha sorpreso non poco. Se non si sradica il problema alla radice, il problema non si risolve. Sono sempre stato favorevole al modello inglese contro la violenza negli stadi. Il problema così lo hanno risolto. Io sono un discreto conoscitore dello sport e queste infiltrazioni, questo fenomeno, ci sono solo nel calcio. Fa capire la forza di questo mondo e anche la sua unicità».

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