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Stoner si toglie i sassolini: «Valentino Rossi faceva giochi mentali contro i rivali, con Marquez gli andò male»

Al podcast Ducati Diaries: «La gente dà la colpa a Marc ma dimenticano che è stato Valentino a dare inizio a tutto. Rossi ha sbagliato tattica»

Stoner si toglie i sassolini: «Valentino Rossi faceva giochi mentali contro i rivali, con Marquez gli andò male»
Gn Sepang (Malesia) 22/10/2009 - conferenza stampa motogp / foto Giorgio Neyroz/Image Sport nella foto: Casey Stoner-Valentino Rossi

Marquez in tuta rossa, griffata Ducati, fa ancora un certo effetto agli italiani. La patria di Valentino Rossi sta provando (con difficoltà) a digerire l’ingresso  del catalano a Borgo Panigale ma, di tanto in tanto, salta ancora fuori la faida fra i due. Questa volta a parlarne è Stoner, non certo un grande amico di Valentino. Valentino lo umiliò a Laguna Seca e ora l’australiano si toglie qualche sassolino. In concomitanza con la presentazione della Ducati, durante il podcast Ducati Diaries, Casey Stoner ha dato la sua versione dei fatti:

«La gente dà la colpa a Marc di tutto e la verità è che dimenticano che è stato Valentino a dare inizio a questo confronto».

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Stoner: «La gente dà la colpa a Marc ma dimenticano che è stato Valentino a dare inizio a tutto»

Una frase, quella di Stoner, che si presta a poche interpretazioni. Ma l’australiano spiega meglio:

«Anche fino a un certo punto Marc Márquez meritava di essere criticato. È stato coinvolto in quella rissa. Marc è Marc, lo abbiamo visto fare in tutte le sue gare, ma è stato Rossi a scatenare una guerra. Sono andati d’accordo finché Valentino non ha iniziato a parlare ed è stato allora che Marc ha reagito perché non gli piaceva quello che aveva sentito. Alla fine è esploso tutto e quello che molti sembrano dimenticare è che è stato Rossi a provocare l’incendio».

«Penso che quando Valentino era all’apice della sua carriera fosse capace di vincere la battaglia mentale contro i suoi rivali», continua Stoner. «È entrato nella testa dei suoi rivali, ha fatto giochi mentali e ha pensato che questo stesse accadendo ancora quando stava combattendo contro Marc. Ma tutti conoscevano già i suoi trucchi e quello che è successo è che ha perso il controllo. È entrato in una guerra con Marc che non gli andava bene e poi è arrivata la Malesia. Marquez lo ha messo a dura prova, un po’ meritatamente, ma è stato Rossi a fare l’errore con la sua tattica».

Alla fine Stoner ritiene che la colpa sia soprattutto dell’italiano: «Se qualcuno guida in modo aggressivo, non penso smetta di farlo improvvisamente. Non puoi spaventare uno come Marc Márquez. Valentino poteva vincere il decimo Mondiale, ma si è dedicato ad attaccare l’avversario più temibile. Non potevi trovare nessuno sulla griglia che fosse un nemico peggiore con cui arrabbiarsi. È qualcuno che può batterti, qualcuno che può essere più veloce di te e qualcuno che può potenzialmente portarti fuori da una gara o da un campionato».

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