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Caso Dani Olmo, il Barcellona si fa vivo: «Il club non ha sbagliato, il mancato tesseramento non è colpa nostra»

A parlare è la vicepresidente Elena Fort: «Questo Consiglio ha fatto di tutto per salvare il Barcellona, avevamo il piano A, B e anche quello C»

Caso Dani Olmo, il Barcellona si fa vivo: «Il club non ha sbagliato, il mancato tesseramento non è colpa nostra»
Barcellona (Spagna) 26/11/2024 - Champions League / Barcellona-Brest / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Dani Olmo ONLY ITALY

Il Mundo Deportivo riporta le prime dichiarazioni ufficiali del mondo Barcellona sul caso Dani Olmo e Pau Victor. Ha parlato Elena Fort, vicepresidente del club catalano, difendendo l’amministrazione del Consiglio Direttivo del club e spiegando con accuratezza di non avere – a sua detta – responsabilità per il mancato tesseramento dei due calciatori che tanto sta facendo discutere.

Elena Fort interviene: «Questo consiglio direttivo ha salvato il Barcellona» (Mundo Deportivo)

Di seguito quanto si legge dal Mundo Deportivo:

Elena Fort è stata la prima voce ufficiale del Barça a parlare del caso Dani Olmo e Pau Víctor. Lo ha fatto ai microfoni del RAC1, dove ha riconosciuto di non aver ricevuto risposta proprio a causa della misura precauzionale, ma confida che il centrocampista e l’attaccante possano essere tesserati: «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal CSD. La notizia arriva molto velocemente, noi non solo non abbiamo comunicazioni ufficiali, ma siamo convinti di aver ragione. Se giocheranno un’ipotetica finale dipenderà dal momento in cui ci verrà comunicato. Noi volevamo che giocassero oggi.»

Ha sottolineato che il chiasso esterno non aiuta e che è stato espresso un giudizio crudele e ingiusto nei confronti del direttivo del Barça, visto che l’operazione dei posti Vips era in corso da mesi: «È vero che tutti commentano che c’è una scadenza ma il Barcellona ha adempiuto a tutti gli obblighi di controllo economico. Ho sentito che abbiamo svenduto all’ultimo momento, se non ricordo male i primi movimenti sono stati a metà ottobre, parallelamente all’operazione con Nike. Solo perché non è riportato non significa che il Barça non funzioni.»

Ha confessato che il Barça aveva diversi piani per il tesseramento dei due giocatori e per il ritorno alla regola dell’1:1: «Ciò che può causare un ritardo sono una serie di cambiamenti avvenuti nelle ultime settimane. È un’operazione enorme per il Barça. Non c’è stata alcuna negligenza da parte del club. Avevamo il piano A, il piano B e il piano C. Se oggi non vengono registrati non è per cattiva gestione, tutt’altro.»”

E ancora, continua la Fort:

«Viviamo in un momento di eccessivo rumore, con molti commenti. Il Barcellona è un club molto forte e questo consiglio ha fatto un ottimo lavoro. Permettetemi di dirlo che questa squadra si trovava in una situazione molto complessa, questo consiglio ha salvato il club dalla scomparsa, ha accettato la sfida di rimodellare il Camp Nou, grazie a questo possiamo fare molte azioni future per garantire la sostenibilità economica. Abbiamo tagliato il salasso dei debiti ordinari… quello che abbiamo fatto per questo club non è stato facile. Ci siamo rimboccati le maniche per far avanzare il Barça.»

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