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Il Telegraph contro il “dogma” della costruzione dal basso: è un suicidio calcistico, basta

“Il requisito fondamentale della nuova ortodossia è sempre, sempre, sempre costruire dalla difesa. Prendi gol? Non fa niente”

Il Telegraph contro il “dogma” della costruzione dal basso: è un suicidio calcistico, basta
Tottenham Hotspur's Greek-Australian Head Coach Ange Postecoglou watches the players from the touchline during the English Premier League football match between Tottenham Hotspur and Arsenal at the Tottenham Hotspur Stadium in London, on September 15, 2024. (Photo by Adrian Dennis / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Il Telegraph ha nostalgia per il defunto Graham Taylor, “l’epitome di un dogma calcistico irrimediabilmente superato. I suoi metodi, le sue idee, il suo piano tattico ‘buttala nel mixer’ sono stati a lungo ridicolizzati, derisi fino ai secoli bui dalle moderne filosofie di allenamento del tippy-tappy pass out from the back”. “Tippy-tappy pass out from the back” sarebbe la costruzione dal basso, ma detta molto meglio.

Jim White ha visto i gol presi dal Tottenham nel 4-3 di Carabao Cup contro il Manchester United ed è scoppiato. Di mezzo il povero Fraser Forster che sul 3-0 ha commesso due errori assurdi. Il problema non è il portiere. Il problema è appunto la costruzione dal basso.

White scrive che “mentre camminava avanti e indietro nella sua area tecnica, scuotendo tristemente la testa con sgomento, si sospetta che Postecoglou non fosse d’accordo sul fatto che, con appena 15 minuti rimasti alla fine della partita e con gli Spurs seduti su un comodo vantaggio, sarebbe stato meglio per il suo portiere buttare la palla lontano. Piuttosto, si stava disperando per l’inadeguatezza del povero vecchio Forster nel tentativo di soddisfare il requisito fondamentale della nuova ortodossia: sempre, sempre, sempre passare dalla difesa. Non importa la circostanza”.

Un aspetto intrigante del gioco moderno è come l’apparente fluidità tattica sia diventata così rigida”.

“Di sicuro – scrive il Telegraph – è difficile contestare che questa tattica possa funzionare e spesso lo faccia. È così che si attirano gli avversari, si batte la pressione e si avanza nello spazio. Dopo tutto, Pep Guardiola, il massimo evangelista del sistema, ha vinto un po’ di cose in questo modo. Ma l’attuale disagio di Guardiola è di per sé anche la prova che il sistema non è appropriato per ogni scenario. A volte, è meglio semplicemente spazzare via”.

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