Se perde il Manchester City di Guardiola, può perdere anche il Napoli di Conte (Damascelli)

Sul Giornale. Alla prima settimana con tre impegni, la capolista ha sbandato nella tenuta fisica e nel gioco. Domenica l'appello contro l'Inter

Manchester City

Manchester City's Croatian defender #24 Josko Gvardiol reacts following the English Premier League football match between Bournemouth and Manchester City at the Vitality Stadium in Bournemouth, southern England on November 2, 2024. (Photo by JUSTIN TALLIS / AFP) /

Se perde il Manchester City di Guardiola, può perdere anche il Napoli di Conte (Damascelli)

Scrive Tony Damascelli per Il Giornale:

Può accadere che, dopo trentadue partite utili, perda anche il Manchester City, il kolossal di Pep Guardiola, può dunque accadere che perda anche il Napoli, lo squadrone di Antonio Conte, definito dal regista Sorrentino «un anticinematografico». E infatti è stato brutto il film del Napoli mentre splendido il copione dell’Atalanta che ha un allenatore, spigoloso pure lui, che non chiede al datore di lavoro di comprargli l’impossibile ma è capace di tirare fuori, ogni anno, pepite da una miniera di carbone. Questo per dire che con Kolasinac e Hien, Zappacosta e Ruggeri, si può allestire un buon football che spegne Lukaku e Kvara, entrambi sostituiti.

Il campionato resta aperto, nonostante qualcuno ritenesse che ormai lo scudetto ritornasse a Napoli grazie a Sant’Antonio da Lecce, alla prima settimana con tre impegni la capolista ha sbandato nella tenuta fisica e nel gioco. E domenica, a San Siro si conoscerà, dopo la sentenza del Maradona, il verdetto d’appello contro i campioni d’Italia di Inzaghi che, a tuttavia, a differenza di Conte, dovranno superare l’impegno di Champions con l’Arsenal. 

Manchester City, all’improvviso il colosso del calcio inglese sembra avere problemi (Telegraph)

Due sconfitte in quattro giorni per il Manchester City. All’improvviso il colosso del calcio inglese sembra avere gravi problemi di funzionamento“. Così Il Telegraph apre il commento sull’ultima partita del City, sconfitto in casa del Bournemouth. Si potrebbe parlare degli infortuni che hanno falcidiato la squadra di Pep Guardiola. Ma la sconfitta meritata è stata molto più di una questione di infortuni.

Il City è stato sconfitto in questa partita non perché mancassero giocatori, ma perché è stato inferiore al Bournemouth in tutti gli aspetti calcistici che contano: organizzazione, energia, intensità, inventiva“.

In settimana il City ha perso anche contro il Tottenham in Coppa di Lega. Ieri però si è vista una situazione preoccupante. Sulla fascia, “Kyle Walker è stato brutalizzato e maltrattato. Entrambi i gol del Bournemouth sono arrivati ​​dalla sinistra, la parte di Walker. Il Bournemouth avrebbe probabilmente dovuto segnare di più“.

Nel finale il gol di Gvardiol ha messo un pizzico di pressione in più al Bournemouth, ma alla fine la difesa ha tenuto. “Una prestazione completa da parte di una squadra in ascesa, supervisionata da uno degli allenatori più brillanti d’Europa“.

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La cosa più preoccupante di tutto questo è stata la mancanza di lucidità nel gioco del City. Hanno subito gol entro dieci minuti del primo tempo, e poi hanno quasi subito gol di nuovo entro dieci del secondo. Il Bournemouth è stato più veloce su ogni palla vagante e più forte in ogni contrasto“.

Per il City adesso si apre un ciclo di partite complicate. Affronteranno Amorim, ancora sulla panchina dello Sporting Lisbona, in Champions. Poi li attende la trasferta a Brighton.

Questa volta, contro il Bournemouth, nemmeno Ederson, “costretto a fare parate impressionanti”, è riuscito a salvare Guardiola (per l’ennesima volta). “I tifosi di casa urlavano “ole” a ogni passaggio mentre i giocatori del Bournemouth sfrecciavano per il campo con la palla tra i piedi“.

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