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Agassi e Graf, la riabilitazione dei padri tiranni: «Papà voleva farmi avere una vita migliore, ci è riuscito»

Il Giornale racconta un evento a Cuneo. Steffi: «mi ha insegnato impegno, lavoro dedizione. Senza di lui non sarei quella che sono»

Agassi e Graf, la riabilitazione dei padri tiranni: «Papà voleva farmi avere una vita migliore, ci è riuscito»
LAS VEGAS, NV - MAY 02: Andre Agassi and wife Steffi Graf watches the Leo Santa Cruz against Jose Cayetano featherweight bout on May 2, 2015 at MGM Grand Garden Arena in Las Vegas, Nevada. Al Bello/Getty Images/AFP AL BELLO / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Agassi e Graf, la riabilitazione dei padri tiranni: «Papà voleva farmi avere una vita migliore, ci è riuscito»

Agassi e Graf a Cuneo (lui collegato solo in video) per “Dialoghi sul talento” l’evento organizzato dalla Fondazione Crc.

Lo racconta Il Giornale con Marco Lombardo:

Stefanie e Andre oggi sono una famiglia, con due figli («abbiamo deciso di lasciarli seguire il loro cuore»), una Fondazione che aiuta i ragazzi con meno possibilità. Le difficoltà di lui si conoscono, è tutto scritto nel suo libro, pochi però ricordano che quando, nel 2011, anche Agassi entra nella Hall of Fame, il padre padrone è lì, orgoglioso e felice: «Non volevo i suoi consigli, eppure ha visto nel futuro – rivelò il campione -: quando avevo 5 anni mi disse che avrei vinto Wimbledon, a 7 che avrei conquistato tutti gli Slam, poi che sarei entrato in questa Casa della Gloria e infine a 29 anni che avrei sposato Steffi: Papà: continua a dirmi cosa fare». Pur da remoto si vede che l’ex ragazzo infelice ha fatto pace con il suo passato, «perché quando sai che i tuoi genitori non possono capire tutto di te, allora cominci tu a capire loro. Mio padre era un uomo passato nel dolore che voleva farci avere una vita migliore. Ci è riuscito, Così com’è riuscita la famiglia di Stefanie (cioè Steffi, ndr): «Mia mamma era la roccia, mio padre il mio coach che mi ha insegnato impegno, lavoro dedizione. Senza di lui non sarei quella che sono». Senza di loro non ci sarebbero loro. 

Qui il ricordo del papà di Agassi da parte di Nick Bollettieri: «Era un grandissimo stronzo».

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