Al Mundo Deportivo ha risposto, piccato, a diverse domande sul suo vizio del fumo

Szczesny è stato sbolognato quest’estate dalla Juventus, approdando al Barcellona che lo ha tesserato per colmare il vuoto lasciato da Ter Stegen infortunato.
In Spagna sembrano molto interessati alla sua vita privato oltre che a quella sportiva e sopratutto al fatto che il portiere ha l’abitudine del fumo. Non ne ha mai fatto mistero fin dai tempi con l’Arsenal. In un’intervista al Mundo Deportivo ha risposto seccato sull’argomento: «Se fumo è solo affar mio. Non condiziona il mio lavoro sul campo di calcio e non lo faccio mai davanti ai bambini per non avere una un’influenza negativa su di loro».
Proprio all’Arsenal però la “trasgressione” della sigaretta gli era costata cara, quando nel 2015 perse il posto da titolare all’Arsenal perché qualcuno fece una soffiata a Wenger. Al suo posto giocò David Ospina che è passato poi al Napoli.
«All’epoca fumavo regolarmente e l’allenatore lo sapeva benissimo. Lui non voleva si fumasse negli spogliatoi e lo sapevo anche io. Purtroppo, in seguito alla sconfitta contro il Southampton, per la tensione accesi una sigaretta. Lo feci appartandomi nello stanzone, me ne andai in un angolo delle docce dove nessuno poteva vedermi».
La notizia venne riferita a Wenger. «Un paio di giorni dopo mi chiese se avevo fumato davvero nello spogliatoio. Gli dissi la verità, presi una multa e persi il posto. “Sari fuori squadra per un po’…”, le parole di Wenger che lasciò spazio al colombiano. “David giocò davvero bene quelle partite».
Il suo vizio del fumo ha creato però anche siparietti simpatici, come accaduto a Torino, quando alla Juventus, durante l’intervista di Maurizio Sarri a Sky Sport, dopo la vittoria sulla Sampdoria Szczesny, passando, gli dette una sigaretta e dicendo “Te la sei meritata”.