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Il Napoli è la fotografia delle squadre di Conte: corta, tosta, abile a chiudersi e lesta a ripartire

Con tre passaggi e la complicità di Pavlovic, promosso titolare da Fonseca, rompe l’equilibrio dopo appena 5 minuti.

Il Napoli è la fotografia delle squadre di Conte: corta, tosta, abile a chiudersi e lesta a ripartire
AC Milan's American midfielder #80 Yunus Musah (L) fights for the ball with Napoli's Scottish midfielder #08 Scott Mc Tominay during the Italian Serie A football match Ac Milan vs Napoli at San Siro Meazza stadium in Milan on October 29, 2024. (Photo by Gabriel BOUYS / AFP)

Il Napoli è la fotografia delle squadre di Conte: corta, tosta, abile a chiudersi e lesta a ripartire

Scrive il Corriere della Sera con Alessandro Bocci:

Apre Lukaku, chiude Kvara. Il Napoli ottimizza il primo tempo, che è la perfetta fotografia della squadra di Conte: corta, tosta, abile a chiudersi e lesta a ripartire. Con tre passaggi e la complicità di Pavlovic, promosso titolare da Fonseca, rompe l’equilibrio dopo appena 5 minuti. La rete è la sesta al Milan, la prima con la maglia azzurra dopo le 5 realizzate con l’Inter, annichilisce il Diavolo, lento e sprovveduto: il lancio di Rrahmani, l’assist di Anguissa, il controllo e la rete di Big Rom. Il Milan incerottato prova a riorganizzarsi. Fonseca non è neppure fortunato. Senza l’acume di Gabbia nel cuore della sua area, la spinta di Theo sulla fascia, la qualità di Reijnders in mezzo al campo e la forza di Abraham in attacco, prima della partita perde anche Pulisic, il giocatore più prolifico, per un attacco influenzale: Capitan America entrerà nel secondo tempo, ma senza portare niente del suo repertorio.  

Donadoni: «Il Napoli è primo non giocando bene, quando crescerà per le altre sarà ancora più difficile»

La Gazzetta dello Sport intervista Roberto Donadoni sul big match di questa sera contro il Napoli. Grande ex calciatore del Milan che con i rossoneri ha vinto tutto, è stato anche sulla panchina azzurra.

Si aspettava che alla decima giornata il Napoli avrebbe sfidato il Milan con quattro punti di vantaggio sull’Inter seconda? 

«Dopo una stagione complicata come la scorsa, era lecito attendersi una reazione. Soprattutto dopo l’arrivo in panchina di Conte. Il Napoli fatica a esprimere un calcio fluido, ma è davanti anche a formazioni che erano considerate super favorite. Se gli azzurri ottengono certi risultati pur non giocando bene, quando cresceranno per le altre sarà ancora più difficile affrontarli».

Fonseca nel lavoro indietro rispetto a Conte.

«Per vari motivi i rossoneri non hanno trovato la loro dimensione. Pensavo che il successo nel derby li avrebbe rilanciati e invece…Mi permetta però di aggiungere una cosa».

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Prego.

«La mano di Conte nel Napoli è evidente perché ha trasmesso convinzione e compattezza al gruppo, ma anche Fonseca ha fatto scelte coraggiose. Contro l’Udinese per esempio aveva tanti assenti, ma ha messo in panchina Leao e per mezzora il Milan ha dominato. Prima di difendersi con il cuore. Il gruppo è con lui»

Per Donadoni Kvara è solo umano

Lukaku e Kvaratskhelia in questo momento non stanno rendendo al massimo. Perché?

«Il loro valore non è in discussione, ma a entrambi ultimamente è mancata la zampata. Kvara ha avuto vicissitudini contrattuali che hanno influito sul suo rendimento. E’ umano… Lukaku non è al top e per lui la condizione fisica è fondamentale».

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