I due calciatori avevano proposte sul mercato, Amorim li aveva convinti insistendo a restare un altro anno allo Sporting
Che il Manchester United sia in grandissima difficoltà se n’è accorta l’intera Premier League e non solo: i Red Devils sembra che trasformino in disastro tutto ciò che tocchino. Lo hanno fatto con Pogba, con Zirkzee, con Hojlund – se parliamo solo di calciatori, e la lista continua -. Hanno venduto McTominay e mandato via clamorosamente Ferguson, impedendogli di rientrare nello spogliatoio. Il successivo step è stato quello di esonerare un tecnico come Ten Hag, che all’Ajax ha fatto ciò che ha fatto e che è stato l’unico a tener testa a uno come Cristiano Ronaldo. La scelta per il successore è ricaduta su Amorim, tecnico dello Sporting Lisbona.
Amorim e lo spogliatoio in subbuglio in quel di Lisbona
Com’era ovvio che fosse, i leader dello spogliatoio biancoverde non sono molto contenti della scelta del proprio tecnico. Lo riporta il quotidiano portoghese O Jogo:
«La notizia dell’interesse dei Red Devils e della possibilità che l’allenatore se ne vada ha lasciato particolarmente insoddisfatti gli atleti con un mercato più ampio, come nel caso di Gyokeres e Hjulmand, che avevano proposte di partenza nella finestra di mercato estiva , ma che erano stati “incoraggiati” a restare allo Sporting a causa del progetto del secondo campionato e della continuità di Rúben Amorim. Anche Pedro Gonçalves ha interrogato l’allenatore, esprimendo frustrazione per la partenza di Amorim.
Lo United ha esonerato Ten Hag troppo tardi, il nuovo tecnico è sulla scia dell’olandese
The Athletic ieri aveva invece sottolineato che l’esonero dell’olandese sarebbe dovuto arrivare già dopo la fine della scorsa stagione e che lo United ha buttato cinque mesi:
«L’unica sorpresa della partenza di Erik ten Hag è stata la tempistica. Se non avessero perso contro il West Ham, il tecnico sarebbe ancora in panchina. Tutti pensavano sarebbe andato via alla fine della scorsa stagione, dopo la finale di Fa Cup; quello era l’esatto momento in cui bisognava farla finita. Invece, il club ha sprecato gli ultimi cinque mesi. In difesa si sono fatti imbucare troppo facilmente; non è stato risolto il problema del centrocampo, perché Mainoo ha talento, ma non è un calciatore completo a 19 anni. Ma nonostante i difetti individuali, il tracollo della squadra è stato un problema collettivo. Il leader tecnico resta Bruno Fernandes.»