Il quotidiano inglese: “l’impressione è che l’ultima partita della giornata sia la più importante. Non inserire nemmeno una volta il singolare femminile è una negligenza”

Il Times con Stuart Fraser mette sotto accusa la disparità di trattamento tra i tennisti e le tenniste al Roland Garros. In particolare Fraser critica la programmazione dei match femminili, mai in prima serata dove di solito ci sono più spettatore sia dal vivo che da casa.
Fraser scrive che c’è un “problema di cui dovrebbero vergognarsi gli organizzatori di questo torneo del Grande Slam. Per la prima volta, tutti gli 11 incontri della prima serata sono stati selezionati dal sorteggio del singolare maschile“.
Roland Garros, il dissenso della Wta per la programmazione dei match
Un problema molto grave. “Nemmeno una volta gli organizzatori hanno deciso che una partita di singolare femminile fosse degna di essere al centro della scena in questa sessione di incontri“.
Amélie Mauresmo, direttrice del torneo, non ha fatto nulla per risolvere la situazione ed “è una sorpresa se si considera che la francese è stata una delle giocatrici più importanti del Wta Tour, ex numero 1 del mondo e due volte campionessa del Grande Slam.
Il Roland Garros non è sotto la giurisdizione del Wta Tour, che ha comunque cominicato il proprio dissenso per la programmazione del torneo.
“La generazione e l’immensità di talenti di cui siamo testimoni in questo sport sono incredibili”, si legge nel comunicato della Wta. “I fan vogliono vedere l’emozione e il brivido del tennis femminile sui palcoscenici più importanti e nelle fasce orarie migliori. Per continuare ad accrescere il valore del nostro prodotto combinato, è fondamentale un programma di partite equilibrato che presenti il meglio del tennis maschile e femminile“.
Una dichiarazione a cui gli organizzatori del Roland Garros non hanno direttamente risposto, “ma in passato hanno ripetutamente sottolineato che il programma standard per il loro campo principale, il Court Philippe Chatrier, prevede due partite maschili e due femminili durante l’intera giornata“.
“Tuttavia– continua Fraser-l’introduzione di una specifica sessione notturna di una partita ha creato l’impressione che l’ultima partita della giornata, che inizia alle 20.15, sia la più importante. Non inserire nemmeno una volta il singolare femminile in questa fascia oraria è una negligenza nei confronti di questo sport“.