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“L’Italia è un paese razzista?” Il convegno del Napoli con Juan Jesus, De Laurentiis e Koulibaly

Lunedì 27 maggio alle ore 10:30 al centro congressi Jambo di Trentola Ducenta il convegno sul razzismo. Modera il professor Trombetti

“L’Italia è un paese razzista?” Il convegno del Napoli con Juan Jesus, De Laurentiis e Koulibaly

Il razzismo in Italia è questo il tema del convegno “L’Italia è un paese razzista?” che si terrà lunedì 27 maggio alle ore 10:30 al centro congressi Jambo di Trentola Ducenta.

All’incontro parteciperanno Mimma D’Amico, responsabile centro sociale ex Canapificio di Caserta, Mamadou Kouassi, cui è ispirato il film “Io Capitano” che ha vinto il David di Donatello, Juan Jesus calciatore Ssc Napoli e Aurelio De Laurentiis presidente Ssc Napoli.

Modera i lavori il professor Guido Trombetti già rettore della Federico II. Il convegno sarà trasmesso in diretta sulle pagine social del Centro e sarà messo a disposizione della stampa un link per la diretta dell’evento.

Fagioli in Nazionale: non c’è da indignarsi, anzi. Per Acerbi invece sì, e tanto

La convocazione di Nicolò Fagioli in Nazionale, almeno nell’elenco dei trenta che poi Luciano Spalletti dovrà scremare, ha suscitato un bel po’ di indignazione. Ovviamente nel paese reale: sui social, nei bar, negli spogliatoi dei campi di calcetto. Insomma quella roba là, potremmo aggiungere le recite dei figli a scuola: una penitenza occidentale che è l’equivalente dei toscani per la celeberrima serie tv Boris.

Diverso invece il caso di Acerbi. La sua convocazione non è certo una sorpresa. Ma la sua difesa, molto pelosa, all’epoca della vicenda razzismo con Juan Jesus, fu una presa di posizione profondamente spiacevole sia da parte della Federcalcio con Gravina sia del commissario tecnico Spalletti che si spese con parole al limite della nauseabondo. Come ad esempio: «secondo me a livello di pubblicità siamo forse sopra quello che è avvenuto nella realtà». O, ancora: «Bisogna andarci piano, sono entrambi bravi ragazzi». C’entrava come il cavolo a merenda. O gli ha detto “sporco negro” o non gliel’ha detto. La giustizia sportiva ha ritenuto di non avere prove. Ma la difesa preconcetta e preventiva di Gravina e Spalletti è stato un momento deprimente, e ci teniamo bassi. Diciamo anche squallido. Poi Acerbi segnerà il gol che ci farà vincere l’Europeo. Non sposterebbe di un millimetro i termini della vicenda.

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