L’incredibile (presunta) truffa dell’ex Barcellona in Romania. Al suo posto il fratello Edelino, “sgamato” perché non parla inglese

Quello è Edgar Ié o il fratello gemello Edelino? La Dinamo Bucarest , che lotta per la retrocessione nel campionato romeno, non hanno ancora ben capito chi ha firmato il contratto e chi invece sta effettivamente giocando dei due. Il caso dello scambio è stato scoperto dal giornalista Daniel Sendre, il quale dice che la Dinamo Bucarest è rimasta sorpresa quando ha scoperto che Edgar Ié, che avevano messo sotto contratto, non parlava bene l’inglese e comunicava solo in portoghese nonostante avesse giocato in Spagna, Francia, Turchia e Olanda.
Lo strano caso della Dinamo Bucarest
“Sembra surreale. Mi chiedevo se stesse ancora dormendo. E ho cominciato a telefonare, a parlare con gli amici e la notizia è vera, non posso crederci. Nessuno lo ha smentito. Ho scoperto che ha un fratello gemello che gioca a calcio”, ha dichiarato Florin Prunea , ex giocatore ed ex presidente della Dinamo. Il giornalista rumeno Emanuel Rosu scrive che a quel punto la Dinamo ha chiesto al presunto Edgar Ié di mostrargli la patente di guida, cosa che il giocatore ha rifiutato di fare. Se lo scambio venisse confermato ufficialmente, la Dinamo Bucarest rischierebbe di perdere gli 8 punti conquistati nelle 5 partite giocate da Edelino al posto di Edgar Ié.
Edgar Miguel Ié è nato l’1 maggio 1994 ed è un nazionale della Guinea-Bissau. Dopo la trafila giovanile in Portogallo, è passato al Barcellona B nel 2012. Il 3 dicembre 2014 ha esordito con la prima squadra allora allenata da Luis Enrique e nel 2015 ha lasciato il Barça. Ha giocato per Villarreal B, Os Belenenses, Lille, Nantes, Trabzonspor, Feyenoord e Basaksehir prima di firmare per la Dinamo Bucarest.
Edelino è cresciuto anche lui allo Sporting, in Portogallo, ma la sua carriera è trascorsa in club portoghesi e la sua ultima squadra è stata il Tluchowia Tluchow in Polonia.
Una fonte della Federcalcio rumena ha spiegato che “non esiste uno scenario previsto per questa situazione. Se il giocatore che ha giocato non è quello vero, potrebbero esserci delle sanzioni. Ovviamente la Dynamo non ha mai avuto intenzione di utilizzare il fratello gemello invece di quello giusto. Penso che, se il risultato del Dna confermasse che si tratta di suo fratello gemello, dovrebbero prendere in considerazione una difesa, considerando che non ne erano a conoscenza”.