De Laurentiis è convinto di consegnare il Napoli nelle sue mani, Italiano è il piano B. Con l’addio di Motta il Bologna potrebbe valutare Italiano

De Laurentiis è ormai convinto di poter consegnare a Pioli le chiavi del Napoli, ma tiene Italiano come seconda opzione. Quest’ultimo, pronto a lasciare la Fiorentina, potrebbe rientrare nei piani del Bologna.
Italiano solo in caso di emergenza
Lo scrive Savelli su “Libero“:
Stefano Pioli prova a parlare del presente, ovvero di Milan-Genoa (alle 18, diretta Dazn), ma è innegabile che il futuro conta di più. I rossoneri sono già sicuri della qualificazione alla prossima Champions e non hanno più nulla da chiedere al campionato. Il secondo posto non conta poi così tanto se è vero che tutto l’ambiente Milan è ormai consapevole che il nuovo allenatore non sarà Pioli mentre lo stesso Pioli sa di avere già un nuovo incarico per l’anno prossimo. Sì perché De Laurentiis è ormai convinto di consegnare il Napoli nelle mani del mister rossonero, preferito a Italiano, che resta il piano B d’emergenza. Di contatti diretti tra il presidente e Pioli non ce ne sono stati ma con l’agente è tutto apparecchiato per un contratto triennale.
Considerando che Thiago Motta è quasi certo alla Juventus, il mosaico delle grandi del prossimo anno è praticamente completo, con il Bologna che potrebbe puntare su Italiano e la Fiorentina che sta pensando ad Aquilani e Palladino.
Il commento del Napolista su Pioli
Lo avevamo già scritto in tempi non sospetti: “Pioli è per distacco l’allenatore più educato della Serie A”. Era il 7 novembre 2023. Scrivemmo:Milan-Psg 2-1. È forse la vittoria più importante, senza dubbio la più prestigiosa, del nuovo Milan. Del Milan degli ultimi due anni. Vittoria che non solo riapre il discorso qualificazione in Champions, anche se la corsa resta complicata (al momento i rossoneri sono tersi a 5 punti, con Dortmund primo a 7, poi il Psg a 6 e infine il Newcastle a 4). Soprattutto dimostra che i rossoneri sono vivi. È un successo che va intestato a Pioli per distacco l’allenatore più educato della Serie A. Sempre disponibile, mai sopra le righe. Un’educazione che nel calcio di oggi è praticamente sconosciuta. Ogni tanto commette qualche errore, ma ci sembra fisiologico.