Ha usato i lunghi mesi di stop per lavorare sullo sviluppo cognitivo: ora è più veloce, e reattivo

Courtois è più veloce e più forte di prima della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, avvenuta il 10 agosto dello scorso anno. Come è possibile? Secondo una fonte del Paìs interna al Real Madrid, parte di questa incredibile velocità di reazione che dimostra in allenamento deriva dal lavoro che ha svolto da seduto, con gli occhiali per la realtà virtuale. Insomma: Courtois si allenato con la realtà virtuale.
L’ex portiere Urko Pardo, formatosi a La Masia e nazionalizzato cipriota, si era rotto i crociati due volte. Quando s’è ritirato ha iniziato a lavorare ad un progetto di formazione cognitiva per portieri con la realtà virtuale, la società MentisVR. Gli occhiali posizionano il portiere in campo, circondato dai giocatori, e lo espongono a situazioni di gioco sempre più complesse. “Permette di allenare azioni a velocità che non esistono e abitua il cervello”, spiega Pardo. La teoria dice che, tornando sull’erba, a velocità normali, tutto è più facile. “La mente è ciò che domina tutto. Velocità, forza, ce l’hanno tutti. Ma nei momenti decisivi è la mente a far pendere l’ago della bilancia”.
Se giocherà la sua terza finale di Champions League è anche grazie alla realtà virtuale.