«Ho letto un’intervista a Usain Bolt in cui diceva: io mi alleno quattro anni per correre cento metri in nove secondi. Mi ha colpito».
Sinner e le Olimpiadi, ecco cosa ha detto a proposito della possibilità di fare il portabandiera ai giochi olimpici di Parigi.
Tratto dalla Gazzetta:
E a proposito di Giochi, sulla spinta degli sfavillanti risultati di Jan, nelle ultime settimane ha preso vita un movimento d’opinione che lo vorrebbe portabandiera a Parigi 2024. Lui, in merito, ha una posizione ben chiara e definita: «Ho la mia idea: è giusto che il portabandiera sia qualcuno che ha già vinto un oro. Sono consapevole di aver contribuito a rendere il tennis più popolare, ma noi abbiamo gli Slam, le Finals, la Davis: l’Olimpiade è un torneo importante, ma pur sempre un torneo. Per gli altri atleti i Giochi sono il coronamento di 4 anni di lavoro. Mi ricordo di un’intervista a Bolt: diceva che si preparava un quadriennio per una corsa che dura meno di 10 secondi, mentre tanti vorrebbero tutto in due mesi. Ecco, credo sia quello di Bolt il vero spirito olimpico. Certo, se me lo offrissero lo prenderei in considerazione».
Ecco cosa ha riportato il Corriere della Sera:
Dopo la tiritera su Sanremo (va? non va?) è matura la tiritera sul ruolo di portabandiera dell’italia ai Giochi di Parigi: è giusto che lo faccia Jannik Sinner?
«Secondo me è giusto che lo faccia un atleta che ha già vinto una medaglia d’oro. Per me sarà la prima volta ai Giochi, sento di aver fatto fare un bel passo avanti al tennis italiano insieme agli altri azzurri, però onestamente la bandiera deve portarla chi basa la carriera sulle Olimpiadi. Poi se vogliono darmela, io sono felice ma come tennista ho i quattro Slam, i nove Master 1000, la Coppa Davis… Per me l’olimpiade è un torneo, un di più. Per altri è il torneo».
Giusto ragionamento.
«Ho letto un’intervista a Usain Bolt in cui diceva: io mi alleno quattro anni per correre cento metri in nove secondi. Mi ha colpito».