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L’Inghilterra studia come evitare le frequenti rotture dei crociati delle calciatrici

Guardian: un progetto di ricerca triennale, che coinvolgerà anche l’Università. Verranno monitorati i carichi di lavoro degli allenamenti, le partite e i viaggi.

L’Inghilterra studia come evitare le frequenti rotture dei crociati delle calciatrici
England's midfielder #04 Keira Walsh (L) reacts as she is taken off on a stretcher after an injury during the Australia and New Zealand 2023 Women's World Cup Group D football match between England and Denmark at Sydney Football Stadium in Sydney on July 28, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Sono sempre più frequenti gli infortuni ai legamenti crociati delle calciatrici. Per questo, in Inghilterra stanno promuovendo un’iniziativa per cercare di risolvere il problema.

In Inghilterra vogliono capire come evitare gli infortuni al crociato per le calciatrici

Secondo quanto riportato dal Guardian:

I club inglesi saranno oggetto di un progetto di ricerca triennale per trovare modi per ridurre gli infortuni del legamento crociato anteriore. Nelle donne, rispetto agli uomini, sono infatti molto più probabili. Il progetto nasce da una collaborazione tra Fifpro (Federazione internazionale dei calciatori professionisti), l’Associazione dei calciatori professionisti d’Inghilterra, Nike e l’Università di Leeds Beckett, ma estenderà i propri riscontri a tutto il calcio femminile professionistico. Verranno monitorati i carichi di lavoro degli allenamenti, le partite e i viaggi. «Questo progetto segna un passo significativo verso i sistemi di protezione delle calciatrici in vista di infortuni» dichiara Mateta Molango, ad della Professional Footballers Association.

Le calciatrici si infortunano di più quando hanno il ciclo mestruale

Secondo un sondaggio dell’Università dello Staffordshire, il 69% delle calciatrici e allenatori in Europa affermano che il ciclo non viene preso in considerazione. In Bundesliga, top club come Wolfsburg, Bayern e Francoforte prestano attenzione agli allenamenti adeguati per il ciclo; altri, invece, registrano casi di calciatrici molto sofferenti, ma non prestano attenzione a come aiutarle. Club come Leverkusen o l’Essen sottolineano che la questione è all’ordine del giorno, ma non è stato fatto nulla. È dovuto a diversi motivi: pochissimi studi attendibili e poco tempo a disposizione.

In uno studio della Bbc , il 60% delle atlete hanno affermato che il ciclo mestruale ha un impatto sulle loro prestazioni. Poco prima e durante il ciclo, le prestazioni diminuiscono. Il 40% ha anche affermato di non volerne discutere con il proprio allenatore. Questo è già gran parte del problema. Ma l’allenamento può essere ottimizzato cogliendo il ciclo come un’opportunità: nella prima fase, la costruzione muscolare diventa più facile e si consiglia un allenamento intensivo della forza. Nella seconda fase, le prestazioni poi diminuiscono e le atlete sono più a rischio di infortunio, come la rottura del crociato. Le donne infatti rischiano maggiormente degli uomini, ma lo sono ancora di più (a rischio) nel periodo dell’ovulazione.

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