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Il Napoli non andrebbe in Europa nemmeno con dieci posti per l’Italia (Gazzetta)

I giocatori stanno esibendo una fragilità che lascia sospetti: forse hanno giocato al di sopra delle loro possibilità, sono tornati umani. 

Il Napoli non andrebbe in Europa nemmeno con dieci posti per l’Italia (Gazzetta)
Mp Empoli 20/04/2024 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Sebastian Walukiewicz

Il Napoli non andrebbe in Europa nemmeno con dieci posti per l’Italia. Lo scrive la Gazzetta dello Sport nella cronaca di Fabio Licari che scrive così:

Continuando così, il Napoli non si qualificherebbe per le coppe neanche se le italiane fossero dieci. Altro che sogni di Champions, di distacco da colmare con Atalanta e Lazio, di stagione da recuperare. Il Napoli sta affondando, copia pallida e sgualcita del capolavoro che era stato l’anno scorso, campione d’Italia per meriti di gioco prima che per la classifica. Ed è inevitabile chiedersi come sia stato possibile precipitare in questo sprofondo da un giorno all’altro. Spalletti era il vero top player. Garcia, Mazzarri e Calzona non sono mai riusciti a recuperare manovra e psicologia. La società ha sbagliato quello che c’era da sbagliare. Anche i giocatori stanno esibendo una fragilità che lascia sospetti: forse hanno giocato al di sopra delle loro possibilità, sono tornati umani. 

L’Empoli correva più del Napoli

L’Empoli correva più del Napoli, differente preparazione fisica. Lo ha detto Massimo Ugolini a Sky Sport. «La diversità di preparazione fisica si è vista sempre più col passare dei minuti. L’Empoli ha mostrato di avere più fame sin dall’inizio». Nonostante l’arrivo di Sinatti, preparatore atletico dello scudetto, la squadra è palesemente sulle gambe.

A Empoli Di Lorenzo convocato dagli ultras del a fine partita.

Di Lorenzo convocato dagli ultras che lo catechizzano. La scena viene mostrata a Sky e definita un po’ deprimente da Alessandro Bonan.

Ugolini: «Scena che abbiamo già visto, ogni tanto si ripete, per tutta la partita protesta del tifo organizzato del Napoli. Contestazione forte nei confronti dei giocatori e ovviamente anche del presidente De Laurentiis che era presente al castellani. Tra il primo e il secondo tempo è sceso negli spogliatoi poi non so se sia rientrato in tribuna.

I tifosi per tutta la stagione hanno sostenuto la squadra anche come segno di riconoscenza per lo scudetto. Oggi c’è stata questa aspra contestazione per tutta la squadra, poi convocazione del capitano Di Lorenzo e poi di tutta la squadra. Oggi c’erano 3.500 tifosi. Grande è stata la delusione, ci si aspettava reazione d’orgoglio dopo il pareggio col Frosinone».

Nessuno discute che non possa esserci il disappunto del tifoso.

Condò: «È una scena che abbiamo visto molte volte, in vari stadi. È un problema di ordine pubblico. I giocatori (in genere, ndr) hanno paura, quindi ci vanno. È stata un’annata orrenda ma io do per scontato che si impegnino».

Costacurta: «A me è successo di andare lì ma non per paura. Il rapporto è civile, se diventa incivile te ne vai. Ci vai ad ascoltare. Può capitare che i calciatori non si impegnino. È l’impressione che dai ma si impegnano. Mica in una redazione tutti si impegnano al 100%?».

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