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Barcellona non vede l’ora di fischiare Dembélé il giocatore che si infortunava per troppa PlayStation

Ha trascorso più giorni in infermeria che in blaugrana eppure quando ha segnato col Psg è esploso di felicità. La Catalogna lo aspetta al varco

Barcellona non vede l’ora di fischiare Dembélé il giocatore che si infortunava per troppa PlayStation
Barcellona (Spagna) 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Ousmane Dembele’ ONLY ITALY

Dembélé non è un ospite gradito a Barcellona. Domani sera al Montjuïc, i suoi ex tifosi non lo accoglieranno certo con sentimenti di gratitudine. Tra il Barcellona e il francese l’estate scorsa non è finita nel migliore dei modi. E i suoi festeggiamenti durante l’andata dei quarti di finale al Parco dei Principi hanno accesso ancor di più un certo risentimento nei suoi confronti. L’Equipe comprende il perché di tanto astio.

La storia tra il Barça e Ousmane Dembélé, iniziata nell’agosto del 2017 e conclusa la scorsa estate con la partenza del francese al Psg, resterà per sempre un dramma“. Acquistato per  105 milioni di euro più 40 milioni di bonus, 119 partite saltate in 6 stagioni. A ciò si aggiungono le varie polemiche sul suo stile di vita e sui suoi ritardi agli allenamenti “che divennero una gag ricorrente negli spettacoli satirici spagnoli“.

I tifosi catalani hanno sempre provato per il francese sentimenti di speranza misti a disillusione. Un giorno mostrava una giocata strabiliante, il giorno dopo era infortunato per le troppe ore trascorse alla PlayStation (immaginate Spalletti con Dembélé).

Dembélé ha deluso pure il suo fan numero uno: Xavi

Xavi lo ha sempre supportato, nonostante le polemiche. “Riuscì perfino a trasformare i pochi fischi del Camp Nou, stanco delle continue discussioni sul suo futuro, in cori dedicati a lui“.

Tuttavia Xavi non è bastato. Dembélé e il suo entourage avevano ormai rotto irrimediabilmente con il club. “Il culmine è arrivato nel gennaio 2022, con la squalifica del nazionale francese dopo il suo rifiuto di rinnovare. L’allora direttore sportivo, annunciò a Barça Tv: «Dembélé deve andare via immediatamente»“.

Xavi e il giocatore si sono rivisti la settimana scorsa a Parigi. “L’incontro di mercoledì al Parco dei Principi (3-2) ha suscitato un leggero risentimento in Catalogna. La colpa è di un festeggiamento ritenuto inappropriato dopo il pareggio per 1-1, al 48esimo. Sabato, in un editoriale intitolato “Nessun applauso agli ingrati”, il quotidiano catalano Sport ha ricordato che «il francese non merita una dimostrazione di stima da parte dei tifosi del Barça. Per ingratitudine. Verso Xavi e il club»“.

In generale non si capisce la reazione di Dembélé. L’Equipe solidarizza col Barça:

Qui sottolineiamo la pazienza del club quando il giocatore ha trascorso più tempo in infermeria che in campo e la comprensione dei tifosi per la sua mancanza di maturità nei primi anni. E per molti la sua reazione è stata inadeguata. Peggio ancora per  Sport, perché «ha deciso di andarsene, tradendo il suo primo tifoso, Xavi, che un anno prima aveva convinto la dirigenza sportiva a rinnovare il contratto a un calciatore che non aveva offerte». Facile immaginare un’accoglienza tutt’altro che calorosa a Montjuïc“.

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