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Zielinski è il primo calciatore sui cui ha puntato Calzona

A Cagliari è toccato a lui, per un’ora, ed è stato testimone di un mutamento ambientale

Zielinski è il primo calciatore sui cui ha puntato Calzona
Ci Napoli 08/11/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Empoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Piotr Zielinski

Dopo l’incredibile vittoria contro il Sassuolo per 6-1 la narrazione sul Napoli è decisamente cambiata. È chiaro che bisogna soppesare l’avversario contro cui si è disputata la gara, ma quello che ha colpito è sicuramente il ritrovato entusiasmo e la leggerezza della squadra che sembrava persa in questa stagione. Calzona ha riportato la serenità. E ha recuperato giocatori su cui si faceva fatica a contare oramai, anche per questione non legate al terreno di gioco. Come scrive il Corriere dello Sport il primo su cui ha puntato è stato Zielinski

Calzona ha puntato su Zielinski

“Calzona, nel suo incedere rassicurante, aveva intuito che bisogna lasciare sprigionare al Napoli serenità, in attesa dell’allegria, e il primo uomo da recuperare, affinché servisse come modello di riferimento, era Zielinski: con il Barcellona non c’era posto, da regolamento, per quel genio incantevole che ti seduce con una veronica ma a Cagliari certo che sì, è toccato a lui, per un’ora, testimone di un mutamento ambientale”

Recuperare, vederlo in campo e dargli fiducia, questo è stato il suo obiettivo fin dall’inizio

anto rumore per tornare al punto di partenza. Nel Napoli che spera ancora di rilanciare le ambizioni da Champions, un particolare adesso è chiaro a tutti: la squadra ha bisogno di esperienza e imprevedibilità, e allora diventa impossibile rinunciare alla qualità di Piotr Zielinski. Lo ha capito sin da subito il neotecnico Francesco Calzona, che di Zielinski conosce pregi e difetti da una vita.

E allora è arrivato il momento di mettere da parte le tensioni di un rinnovo mai arrivato e l’amarezza dell’esclusione dalla lista Champions: adesso conta solo il rilancio del Napoli e Calzona ha capito che su Piotr potrà contare fino alla fine. E lo ha fatto capire anche alla società: per la “mission impossible” c’è bisogno anche e soprattutto degli strappi del polacco.

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