A Dazn: «Ha fatto una scelta, che da oggi prenderemo in considerazione e credo sia definitiva. Il problema è per i suoi compagni»

Udinese-Salernitana finisce 1-1. Al gol di Tchaouna, siglato al 10′, risponde Kamara nel recupero del primo tempo. Udinese in dieci uomini per l’espulsione di Ebosele al 64′. Sul finale, Dia si rifiuta di entrare in campo. Un punto che serve poco alla Salernitana sempre più ultima a 14 punti. L’Udinese è quindicesima e ne ha 24 di punti. In classifica si trova in una posizione di relativa tranquillità con Frosinone e Verona che devono ancora giocare, rispettivamente, contro Lecce e Sassuolo. Solo la squadra di Di Francesco potrebbe scavalcare in classifica i friulani (sedicesimi con 23 punti).
Dia si rifiuta di entrare nel finale di Udinese-Salernitana
A fine partita Liverani, allenatore della Salernitana, richiama dalla panchina Dia. L’attaccante però si rifiuta di entrare. A rivelarlo è lo stesso allenatore nel post partita. Prima a Dazn dichiara:
«Non ha voluto entrare alla fine. Ha fatto una scelta, che da oggi prenderemo in considerazione. Ne prendo atto con la società, credo che sia una scelta definitiva. Il problema non è per me, ma per i suoi compagni».
Poi, Liverani in conferenza stampa, ha spiegato:
«Ho parlato con Dia dal primo giorno, ha fatto una scelta, credo sbagliata, non volendo entrare in una squadra che è in 10 anche solo 5 minuti poteva essere una soluzione per vincere la partita, ne prendo atto e mi comporterò di conseguenza con gli altri, rispetto chi ha fatto una scelta diversa e vado avanti».
L’agente di Zanoli: «Il passaggio alla Salernitana è stata una trattativa lunga e complessa»
L’agente di Alessandro Zanoli, Alessandro Moggi, ha rilasciato alcune dichiarazioni a radio Kiss Kiss Napoli
«La trattativa è stata complicata per portare Zanoli alla Salernitana, come spesso capita, lunga e complessa. Sembra tutto facile quando viene trasferito un calciatore, invece è difficile e anche la storia di questo mercato lo racconta, sono sfumati affari all’ultimo secondo. Ci sono i direttori, i presidenti e i risultati della squadra: il budget lo si può programmare, ma ci sono tanti fattori che incidono ed il tempo è fondamentale. Un giocatore lo vendi quando puoi farlo, i giovani italiani devono giocare e non possono stare dietro chi ha fatto già una carriera: se non giocano, non avremo mai una nazionale competitiva»