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Per il Napoli 80 milioni di utile, record assoluto nel calcio italiano (Football Benchmark)

È il club con il minor monte ingaggi tra quelli che hanno vinto il campionato, ha un rapporto da record (40%) tra costo del personali e ricavi

Per il Napoli 80 milioni di utile, record assoluto nel calcio italiano (Football Benchmark)
Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Per il Napoli 80 milioni di utile, record assoluto nel calcio italiano. Lo scrive Football Benchmark nell’analisi dei bilanci delle principali società di calcio europee. Football Benchmark – ospitato questa mattina a Sky Sport 24 – fa anche una comparazione tra i club che hanno vinto i principali campionati europei e il Napoli è il club con il minor costo del lavoro (monte ingaggi) tra tutti i vincitori di campionati.

Nella scheda del Napoli di De Laurentiis, Football Benchmark scrive:

I ricavi operativi totali hanno registrato un’impennata impressionante, superando la soglia dei 200 milioni di euro per la prima volta dal 2018/19, raggiungendo i 275 milioni di euro. Questa sostanziale crescita del 79% rispetto alla stagione precedente è stata principalmente alimentata dalla trionfale conquista dello scudetto e dalle prestazioni in Champions dove il Napoli ha raggiunto i quarti di finale.

Il ruolo chiave svolto dagli introiti Uefa è stato evidente nell’aumento del 78% dei diritti tv, con un aumento di 71 milioni di euro rispetto alla stagione precedente. Nonostante sia stato sconfitto dal Milan nei quarti di finale il Napoli ha ottenuto un risultato storicamente positivo: non era mai approdato ai quarti.

I ricavi commerciali hanno registrato una notevole ripresa: il Napoli ha raggiunto 75 milioni di euro con un aumento di 25 milioni di euro rispetto alla stagione precedente. Questa crescita è stata guidata da iniziative di merchandising, sponsorizzazioni e pubblicità: il club mirava ad ampliare il proprio marchio a livello globale durante questa stagione senza precedenti.

Gli incassi delle partite hanno superato i livelli pre-pandemici, raggiungendo i 38 milioni di euro.

Sul fronte delle spese, il club ha ridotto i costi del personale del 15% rispetto alla stagione precedente, con l’addio di giocatori chiave come Lorenzo Insigne, Dries Mertens e Kalidou Koulibaly. Questa riduzione, insieme all’aumento dei ricavi operativi, ha comportato un calo significativo del rapporto costi del personale/ricavi dall’85% al (basso) 40%. Questo risultato è ancora più impressionante in quanto il Napoli è stato in grado di coniugare la riduzione dei costi e l’efficienza finanziaria con la competitività sul campo.

Sul mercato il Napoli ha fatto segnare un bilancio in attivo di 11 milioni sul mercato (Football Benchmark lo definisce reddito netto di trasferimento), principalmente attraverso la vendita di Kalidou Koulibaly al Chelsea e Fabián Ruiz al Paris Saint-Germain. Vengono citati come acquisti strategici sia Kvaratskhelia sia Kim. 

Kvaratskhelia oggi è valutato 91 milioni di euro, è al 25esimo posto nella classifica di valutazione dei calciatori sul mercato.

Football Benchamrk si sofferma su un altro dato: l’utile di esercizio.

L’utile al netto delle imposte ha raggiunto 80 milioni di euro, è il risultato netto mai raggiunto da un club italiano.

Il Napoli ha vinto lo scudetto fatturando 275 milioni, circa 170 in meno della Juve che ne ha fatturati 435. Il Milan 394, l’Inter 386.

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