«È un errore che non mi aspettavo da Pecco. Dalla telemetria si vede molto bene cos’è successo. Non posso spiegarlo, è privata»

Si sapeva che Marquez in Ducati avrebbe scompaginato gli equilibri di casa. Ieri, con lo scontro con Bagnaia, si è avvenuto il primo assaggio. Non sarà certo l’ultimo incidente con il catalano. Anzi, dalla prossima volta la sua reazione dialettica sarà meno diplomatica.
Ecco due versioni di Marzquez. Da Repubblica e dalla Gazzetta.
Repubblica:
Li hanno convocati in Direzione Gara: assolti. Un incidente senza colpevoli, tutti d’accordo. «Anche se siamo piloti diversi, con punti di vista diversi», aggiunge il piemontese. Infatti, sentite la versione del Cannibale: «Pecco era in difficoltà con la gomma, ha commesso un errore che non mi aspettavo. Eravamo in lotta per il 5°-6° posto. Ho sorpassato correttamente, lui si è difeso in maniera troppo “ottimista”». Sembra l’inizio di una rivalità. Alla Ducati non l’hanno presa benissimo. Claudio Domenicali, il ceo di Borgo Panigale, taglia corto: «Li capisco, ma da due piloti come loro — vista l’esperienza — magari mi aspettavo un po’ più di prudenza». Secondo Marquez, maestro nelle provocazioni, a rimetterci è soprattutto Bagnaia, che deve difendere il titolo: mentre lui — poverino — è qui per imparare e ha davanti 3-4 piloti.
Gazzetta:
«Dal mio punto di vista, è stato un errore di Bagnaia, ma non solo l’incidente – punta il dito Marquez –. È voluto entrare all’interno senza tenere in considerazione che stavo chiudendo. Non era necessario farlo così aggressivo. Invece ha deciso di sì e la conseguenza è stata che due Ducati hanno concluso con zero punti. Fortunatamente nessuno si è fatto male. Ducati ha la telemetria e si vede molto bene cos’è successo. Io l’ho vista, ma non posso spiegarlo perché è privata. È stato un errore che non mi aspettavo da Pecco. Era al limite di tutto».