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C’è ancora vita sul pianeta Napoli: 1-1 in casa dell’Inter con pareggio di Juan Jesus nel finale

Il Napoli resta in corsa per la Champions anche se è a sei punti dalla Roma di De Rossi. Stavolta la costruzione da dietro è fatale a Inzaghi

C’è ancora vita sul pianeta Napoli: 1-1 in casa dell’Inter con pareggio di Juan Jesus nel finale
Mg Milano 17/03/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Juan Jesus-Nicolo’ Barella

C’è ancora vita sul pianeta Napoli: 1-1 in casa dell’Inter. Da Milano arriva un’ottima notizia. Il Napoli ha evitato la nona sconfitta in ventinove partite. Sconfitta che sembrava che si stesse materializzando dopo la rete di Darmian nel primo tempo.  Ha pareggiato 1-1 in casa dell’Inter e lo ha fatto approfittando di un errore della squadra di Inzaghi vittima della costruzione da dietro. Ha pareggiato Juan Jesus su calcio d’angolo nel finale. Gli azzurri restano al settimo posto in classifica, a sei punti dal quinto posto occupato dalla Roma che di allenatore ne ha cambiato solo uno (De Rossi) ma gli ha cambiato la stagione.

La squadra di Calzona deve recuperare sei punti in nove partite. Non è un’impresa impossibile, anche se molto complicata. Può aggrapparsi al calendario, ha tre scontri diretti, tutti in casa: Bologna, Roma e Atalanta. In realtà c’è anche la Fiorentina ma quella in trasferta. Fuori dalla Champions, la stagione avrà le sembianze del disastro. Stasera il Napoli vede una luce in fondo al tunnel. Nulla di che, però dà speranza.

Se dovesse andar male, non staremmo a elencare per l’ennesima volta le responsabilità di De Laurentiis. Non ce n’è bisogno anche perché il signor Aurelio ha fatto del male innanzitutto a sé stesso, ai propri conti, alle proprie tasche. Lui e la sua famiglia vivono del Napoli. E in caso di mancata Champions il danno sarebbe notevole. In pochi mesi il valore medio dei calciatori si è quasi dimezzato. E poiché il Napoli è un club che non ha patrimonio immobiliare, è una società dal valore volatile, anche il valore del Napoli è sensibilmente calato. Tutto per un peccato di personalità e vanità. Sembra assurdo ma è andata proprio così. Ora però non è il momento dei bilanci.

Il pareggio di questa sera è un’iniezione di fiducia.

Il Napoli ha pareggiato 1-1. Ha fatto la partita che ha potuto. Contro l’Inter che è più forte ed era desiderosa di dimostrare che l’eliminazione dalla Champions è stato un incidente di percorso. Calzona ha dovuto fare a meno di Osimhen che è rimasto in panchina ed evidentemente non era in grado. È un calciatore ormai mentalmente lontano da Napoli, come del resto Zielinski.

Anche nel primo tempo il Napoli ha fatto quel che oggi ha potuto. Ha giochicchiato, fondamentalmente ha subito. Ha certificato il non essere né carne né pesce. Ha provato a rintuzzare le folate dell’Inter che per nostra fortuna ha dimenticato di ripetere il capitolo dedicato ai cross e a “cosa fare col pallone sulla tre quarti”. Appena la formazione di Inzaghi è riuscita a mettere in mezzo un pallone decente, ci ha pensato Meret a respingere due volte di seguito, prima su Darmian e poi su Lautaro. E poi nel finale di tempo ha segnato. Il gol lo ha segnato con Darmian in area di rigore su assist di Bastoni. È bastato che l’Inter riuscisse a mettere in mezzo un cross decente e la frittata è stata cotta.

Senza Osimhen, Raspadori si è mosso ma nel primo tempo ha toccato il pallone appena quattordici volte: il dato più basso tra tutti e ventidue. Il Napoli di tiri pericolosi non ne ha mai effettuati. Ha avuto due quasi occasioni da rete con Traoré e Lobotka, più frutto di casualità e buona volontà che di altro.

Nella ripresa, soprattutto all’inizio, la differenza è stata ancora più marcata. L’Inter è scesa in campo per chiudere la pratica. Ma non c’è riuscita. E nel finale è calata. Il Napoli ne ha approfittato. E ha dimostrato che c’è ancora vita sul pianeta Napoli.

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