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Calzona alle prese con tre ballottaggi in vista della Juventus (Sky)

Uno dietro tra Juan Jesus e Ostigard. Poi c’è da capire se la fisicità può essere una discriminante tra Mario Rui e Olivera. E infine tra Zielinski e Traorè

Calzona alle prese con tre ballottaggi in vista della Juventus (Sky)
Ci Napoli 21/02/2024 - Champions League / Napoli-Barcellona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

Il Napoli si prepara ad affrontare la Juventus, la squadra di Calzona deve far fronte ai problemi a centrocampo. Non ci sarà Cajuste alle prese con un problema muscolare alla coscia destra. Neanche Ngonge che sta faticando a recuperare. Calzona ha ancora tre ballottaggi da definire: in difesa tra Juan Jesus e Ostigard, e tra Mario Rui e Olivera. Poi anche a centrocampo una maglia tra Zielinski e Traorè.

Calzona ha ancora tre ballottaggi da decidere in vista della Juventus

Le parole di Francesco Modugno, inviato Sky, in vista di Napoli-Juventus in programma domenica.

«La seconda in campionato di Calzona. Il vecchio nuovo Napoli, somiglia tanto a quelli passati che erano già allora un po’ i Napoli di Calzona. C’è da fare la tara al Sassuolo, ma il Napoli ha difeso in avanti con una maggiore aggressione, un calcio di possesso con la ricerca della qualità. Qualcuno manca, Ngonge fatica a rimettersi in sesto, Cajuste è monitorato con grande attenzione, ha un problema muscolare. Davvero i centrocampisti sono ridotti, quindi Cajuste con il Barcellona servirà eccome. Non ce la fa per la Juventus, con Calzona che qualche riflessione la lascia ancora aperta, uno dietro sul partner di Rrahamani, il piede più garbato di Juan Jesus o la fisicità di Ostigard. Poi c’è da capire se la fisicità può essere una discriminante tra Mario Rui e Olivera. Poi in mezzo al campo con Zielinski che interpetra a meraviglia un certo tipo di calcio e Traorè che ha giocato a Sassuolo. Per il resto 4-3-3 con Politano, Osimhen e Kvara, sorpresi se Calzona dovesse cambiare il tridente».

Il ritorno di Giuntoli a Napoli

Una battuta anche sul ritorno di Giuntoli:

«È anche la sua Napoli, ha vissuto con una certa pienezza la città. Anche nelle relazioni con De Laurentiis, grandi momenti di idillio ma anche di grandi tensioni. Come tutti quelli che operano nel calcio, in quel ruolo lì ci sono state intuizioni geniali magari anche qualche colpo sbagliato. Ha avuto voglia di vivere una nuova avventura. Qualcuno è rimasto deluso della sua confessione ma è un peccato che si può perdonare pensando a quanto ha dato al Napoli. Capacità e fermezza di investire tanti soldi in Osimhen in periodo Covid, quando era ancora un attaccante acerbo. Oggi ha una grande clausola rescissoria ed è sicuramente un vanto di Giuntoli».

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