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Acerbi, Gravina: «La sentenza va accettata. Noi gli crediamo, è un bravo ragazzo, lo abbraccerò»

Il presidente della Figc non si smentisce: «chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Corriamo il rischio di far saltare tutto il sistema»

Acerbi, Gravina: «La sentenza va accettata. Noi gli crediamo, è un bravo ragazzo, lo abbraccerò»
Gabriele Gravina, President of the Italian Football Federation (FIGC), waves on the red carpet ahead of the 2021 Globe Soccer Awards at the Burj Khalifa in Dubai on December 27, 2021. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

Acerbi, Gravina: «La sentenza va accettata. È un bravo ragazzo, lo abbraccerò».

Il presidente della Federcalcio Gravina esce finalmente allo scoperto sul caso Acerbi.

«C’è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto.

Esistono principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall’abbracciare Acerbi quando lo vedrò.

Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale per evitare forme di distrazione lo abbiamo lasciato a casa.

Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato».

Le parole di Abodi sul caso Acerbi

Il ministro per lo sport Andrea Abodi ha parlato a margine della firma del protocollo tra Sport e Salute e la Conferenza della Regioni e Province autonome per lo sviluppo del sistema nazionale per il Censimento degli impianti sportivi:

«Sul tema del razzismo io non voglio aggiungere nulla perché quello che conterà sempre di più saranno i fatti. Non vorrei solo rincorrere la cronaca, ma vorrei anticiparla. E dire che siamo contro il razzismo lo ritengo a questo punto non scontato. Mi auguro che chi ha giudicato abbia avuto tutte le informazioni utili per farlo e che Acerbi sia in pace con la sua coscienza.  Il Napoli non sarà nella campagna contro il razzismo in Serie A? Comprendo l’amarezza, partendo dal rispetto nei confronti di Juan Jesus, però ritengo che bisogna fare uno sforzo per rimanere tutti insieme a contrastare un fenomeno che non si può contrastare disarticolati».

 

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