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L’Ucraina ha fatto l’elenco di tutti gli atleti putiniani. Ora il Cio come la mette con le Olimpiadi?

Un dossier enorme, diviso per sport, con schede. Ai Giochi – per le linee guida del Cio – possono essere ammessi solo i “neutrali”

L’Ucraina ha fatto l’elenco di tutti gli atleti putiniani. Ora il Cio come la mette con le Olimpiadi?
This photograph taken on June 7, 2023, shows the Olympic Games logo inside the Aquatic Olympic Center (CAO) in Saint-Denis, northern suburbs of Paris. (Photo by BERTRAND GUAY / AFP)

L’Ucraina ha fatto l’elenco di tutti gli atleti putiniani.

Repubblica la chiama “lista di proscrizione”. È il dossier dell’Ucraina, certosino, che elenca tutti – ma proprio tutti – gli atleti russi e bielorussi che in qualche modo si sono spesi tra fatti, parole, post e tweet, per il regime di Putin. E che quindi, per le linee guida del Cio non potrebbero partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Lo ha stilato il ministero ucraino dello Sport, pubblicandolo sul suo sito.

E’ un elenco lunghissimo, diviso per 52 sport, con una mini-scheda per ognuno. Sono 760 in tutti i nomi in teoria “bruciati”. C’è un po’ di tutto dentro: dagli ex come la stella del pattinaggio Evgeniy Plushenko o la regina del salto con l’asta Elena Isinbaeva, a Kamila Valieva e alla sua allenatrice Eteri Tutberidze.

“Lunghissimo l’elenco dei ginnasti prodotto dall’Ucraina- scrive Repubblica – tra loro anche la campionessa olimpica di Tokyo Angelina Melnikova, le gemelle della ritmica Dina e Arina Averina. Sono 22 i tennisti, 21 i calciatori, addirittura 161 i pugili, una decina i nuotatori, tra i quali Evgeny Rylov e la leggenda dello stile libero Alexander Popov, 12 i tuffatori. Nell’atletica, oltre Isinbaeva, sono nella lista nera anche l’ostacolista Shubenkov e l’altista bielorusso Maxim Nedasekau, bronzo a Tokyo nella gara dominata da Gimbo Tamberi e Mutaz Barshim. Un centinaio sono i lottatori, una trentina gli atleti del judo, una decina i fondisti: tra loro anche Legkov e Bolshunov e l’ex mito e storica avversaria di Manuela Di Centa e Stefania Belmondo Elena Vaelbe”.

“Russi e bielorussi non ci saranno certamente nell’atletica e nel nuoto, ma altre federazioni hanno dischiuso la porta alla possibilità di avere atleti di Mosca e Minsk sotto bandiera neutrale e senza inno. Una settantina, forse, alla fine. Non le squadre, non gli atleti inseriti nei ranghi delle forze armate e dei gruppi sportivi militari”.

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