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Napoli: ogni partita è un calvario, una punizione per aver rovinato un giocattolo bellissimo (Gazzetta)

Il Napoli è sembrato in crisi con se stesso, a prescindere dall’avversario. Ogni partita diventa Kvara contro tutti

Napoli: ogni partita è un calvario, una punizione per aver rovinato un giocattolo bellissimo (Gazzetta)
Napoli's Italian coach Luciano Spalletti reacts during the Italian Serie A football match between Monza and Napoli on May 14, 2023 at the Brianteo stadium in Monza. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

Napoli: ogni partita è un calvario, una punizione per aver rovinato un giocattolo bellissimo. La Gazzetta dello Sport la butta sul cattolico punitivo. Ipotesi che ha un suo fascino, andrebbe riletta in maniera approfondita. Ecco cosa scrive il quotidiano sportivo milanese:

Peggio di ieri, difficilmente il Napoli potrà giocare, però è improbabile una profonda trasformazione in pochi giorni.

Il Napoli ha uno schema unico: palla a Kvara che ha interpretato una specie di Rambo calcistico, combattendo contro tutti e cercando di cancellare con una giocata individuale le criticità di una manovra lenta e involuta.

Ngonge sfrutta una torre di Di Lorenzo e un attimo di ritardo di Vasquez per battere Martinez e regalare almeno un po’ di ossigeno a Mazzarri che per l’undicesima volta su 17 gare ha visto la sua squadra in svantaggio. Sbagliare l’approccio è un limite enorme, perché poi il recupero non è scontato, soprattutto giocando a ritmi bassi e in modo prevedibile. Il Napoli è sembrato in crisi con se stesso, a prescindere dall’avversario: ogni partita diventa un calvario, quasi una punizione per aver rovinato un giocattolo bellissimo.

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Cesare – Comunque restando alla partita con il Genoa non mi ha convinto Mazzocchi a sinistra al posto di Oliveira o Mario Rui (e per dirlo io). Come al solito l’allenatore ha pensato più a difendersi che a giocare. Ma il problema è che Mazzocchi è volenteroso e dinamico ma tecnicamente non adeguato per una fase offensiva (cross in curva, passaggi sbagliati, non un buon partner di Kvara sulla catena di sinistra) in una partita in cui si doveva essere propositivi e vincere. E poi il Napoli è parso lento e privo di gioco. I giocatori sono sembrati passivi e spaesati e ci sono stati tratti in cui, come quando i ragazzini giocano in strada il più bravo, Kvara, si prendeva il pallone e scartava tra 3-4 avversari.

Guido – Anche a me è apparso che la partita fosse Kvara contro tutti. Il georgiano ha dato fondo a tutte le sue energie ed è stato l’unico a creare vere e proprie occasioni. Salvo poi ad assistere ai lisci avvilenti di Simeone che ha ricordato in alcune occasioni il peggior Braglia dei tempi che furono. Ma dei singoli non voglio parlare perché non si è salvato nessuno. Continuo a parlare di Mazzarri. Ci aspettavamo dei cambi ad inizio ripresa e invece continuava allo stesso modo fino prendere il gol. E anche dopo nessun cambio. E si doveva aspettare il 60° per far entrare Lindstrom e Ngonge con una confusione totale dove non si è capito niente.

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