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L’Equipe “sgama” Al-Khelaifi: «Lavorava ad un’altra Superlega con Agnelli»

L’Equipe ha i documenti del “progetto Bohr”, un’operazione parallela. “Poi cosa è successo? Ha negoziato la sua entrata nella Uefa?

L’Equipe “sgama” Al-Khelaifi: «Lavorava ad un’altra Superlega con Agnelli»
Parigi (Francia) 14/02/2023 - Champions League / Paris Saint Germain-Bayern Monaco / foto Imago/Image Sport nella foto: Nasser Al-Khelaifi-Aleksander Ceferin ONLY ITALY

C’è stato un tempo in cui Andrea Agnelli e Nasser Al-Khelaifi stavano dalla stessa parte. Progettavano una Superlega assieme, con tanto di previsto avallo della Uefa. Il piano aveva pure un nome in codice da film di spionaggio: “Bohr”, da Niels Bohr, il fisico danese ha aveva lavorato sulla bomba atomica. Lo scrive L’Equipe.

Agnelli ne parlò già una volta in un’intervista al Financial Times, lo scorso gennaio: “Ricordo di essere volato a Parigi nel bel mezzo del Covid. Non c’era nessuno in giro. Parigi era deserta. Nasser e io abbiamo parlato di una nuova competizione”.

Ciò che poi è successo lo sappiamo tutti. Il qatariota ha sostituito Agnelli alla guida dell’Eca, l’European Club Association, alleandosi con Ceferin. L’ex presidente della Juve è caduto calcisticamente in disgrazia. La Superlega (senza l’appoggio del potentissimo presidente del Psg) è finita malissimo.

Il progetto Bohr – spiega L’Equipe – non è quello portato avanti da Real e Barcellona, “è un altro. E questa volta a comandare c’era il presidente del Psg, con alcuni suoi stretti collaboratori, come il suo capo di gabinetto Daniel Markham, ex dipendente di beIN. Hanno messo al lavoro la società britannica O&O per sviluppare questa nuova competizione”.

L’Equipe ha consultato un documento riservato di una trentina di pagine in cui vengono presentate le linee di questo evento ma anche il piano industriale. “Considerando il grado di sviluppo di questa versione, sembra ovvio che questo lavoro preparatorio non sia stato portato a termine in pochi giorni”, scrive il giornale francese. “Secondo le nostre informazioni, Al-Khelaïfi e i suoi team si sono occupati della parte finanziaria, Agnelli della governance“.

Insomma, ad un certo punto c’erano sul tavolo ben due distinti progetti di Superlega. “Se oggi il Psg si presenta, insieme al Bayern Monaco, come il vertice dell’opposizione alla Superlega insieme alla Uefa, per quali ragioni aveva cercato di avviare un progetto equivalente?”, chiede L’Equipe.

“Secondo alcune fonti avrebbe rinunciato a farne parte perché riteneva insufficienti le somme promesse. Sperava in un guadagno migliore con il suo progetto? Ha negoziato il suo ingresso nella Uefa come alcuni pensano? Una cosa è certa: la dirigenza parigina non è sempre stata una accanita avversaria della Superlega”.

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