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Geolier, Italo Cucci: “gli intellettuali ora lo difendono, ieri lo hanno accusato di aver svilito il napoletano”

Sembra una storia di calcio, hanno chiesto il Var per i riconteggi. Il ragazzo ha accettato la sconfitta con grande fair play

Geolier, Italo Cucci: “gli intellettuali ora lo difendono, ieri lo hanno accusato di aver svilito il napoletano”
Sanremo (Im) 08/02/2024 - 74° Festival di Sanremo / foto Image nella foto: Geolier

Geolier, Italo Cucci: “gli intellettuali ora lo difendono, ieri lo hanno accusato di aver svilito il napoletano”. Cucci lo scrive nella sua rubrica lettere sul Corriere dello Sport.

“A proposito di Napoli e di Sanremo, la Rai ha chiarito com’è stato possibile per Angelina sconfiggere il gran favorito (a numeri) Geolier. Come è ormai noto, il verdetto è stato determinato dal risultato combinato del voto delle tre giurie in campo: Sala Stampa, Radio e Televoto popolare che hanno un peso praticamente identico (33% Stampa e Radio, 34% Televoto). A parte le analisi anche faziose del risultato, Geolier risulta essere stato sconfitto dal voto della sala stampa, dei giornalisti che gli hanno attribuito solo l’1,5% delle preferenze annullando il suo clamoroso vantaggio. Qualcuno ha chiesto l’introduzione di una sorta di Var garante (si fa per dire) dei voti e dei conteggi. Il ragazzo ha accettato la sconfitta con grande fair play, senza polemizzare. D’altra parte, alcuni intellettuali napoletani che oggi lo stradifendono lo avevano accusato di aver svilito la lingua napoletana. Tu pe’ me io pe’ te? Vergogna. Vedete, sembra una storia di calcio…”

Alla Stampa subito dopo il Festival aveva detto 

Alcune persone si sono alzate e se ne sono andate quando ha vinto la serata delle cover. Perché?
«Nun fa nient’, non è importante per me è stato già un grande onore e una bellezza vincerla con i miei fratelli Gigi D’Alessio, Luché e Gué Pequeno. Io sono l’ultimo di cinque fratelli maschi, nato e cresciuto a Secondigliano. Sono e mi sento un ragazzo normalissimo visto che a
7-8 anni già lavoravo a cottimo a casa, montando viti e bulloni. Agg’ faticato veramente e so quali sono le cose importanti della vita».

Geolier sui pregiudizi verso la lingua napoletana

Non pensa che ci sia stato un po’ di pregiudizio verso la lingua napoletana e il fatto che “I’ pe’ me, tu pe’ te” sia una canzone in napoletano l’abbia penalizzata?
«Ma se si stesse parlando degli anni ’50 forse sì, ma ora e l’ho detto in settimana in tutte le occasioni dove mi hanno fatto questa domanda, penso che sia passata questa cosa del pregiudizio, in generale. Sono un ragazzo del mio tempo, vivo l’oggi e non il passato e non posso raccontare quell’epoca».

 

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