A Libero: «senza macchina non vai da nessuna parte. Lewis è un marchio, lui in Ferrari attrarrà diversi sponsor per entrambi»

Briatore: «Hamilton è un grande nome ma la Ferrari deve investire in ingegneri nell’area tecnica». Flavio Briatore intervistato da Libero.
«Un pilota come lui che cambia team è sorprendente un po’ per tutti. Dico però che la Ferrari ha preso un grande nome e ha un parco-piloti di sicuro valore. Ma da solo non basta. Serve una monoposto competitiva, perché la Red Bull ora è davanti a tutte, poi occorrono altri investimenti importanti nell’area tecnica, con ingegneri validi che facciano progredire l’auto così come i piloti. Altrimenti si sarebbero spesi svariati milioni per il contratto di Lewis e non ci sarebbe un’auto competitiva. Da sola una guida non può lottare per il Mondiale».
Briatore spiega i vantaggi commerciali
L’affare conterà molto per Ferrari e Hamilton a livello di budget?
Briatore: «Svolgo il ruolo di ambassador della F1 e mi occupo proprio della relazione con promotori, partner esistenti e potenziali. Hamilton in Ferrari ha interessi commerciali notevoli e può portare a entrambi diversi nuovi sponsor. Lewis è un marchio, come lo fu Schumacher in passato e come lo sono ora Alonso e Verstappen. Ci guadagnano sia il team sia il pilota».
Sainz.
«Per me Sainz arriverà incazzato nero ai test con la Ferrari in Bahrain, e avrà grande voglia di rivalsa. Non lo trovo per lui uno svantaggio il mancato rinnovo. Così come non avrà problemi a trovare una squadra. Lo vedo bene in Audi (che fornirà i motori al team Sauber dal 2026, ndr), come già fa suo papà Carlos Sainz senior (che ha vinto l’ultima Dakar con lo stesso marchio)».