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Brehme, Zenga: “Ciao Amico mio, non dovevi farmi questo”.

Tanti i ricordi dei suoi ex compagni all’Inter, da Bergomi a Serena. Il club questa sera in Champions giocherà col lutto al braccio

Brehme, Zenga: “Ciao Amico mio, non dovevi farmi questo”.
1989 archivio Storico Image Sport / Inter / Andreas Brehme-Andrea Mandorlini-Nicola Berti-Riccardo Ferri / foto Aic/Image Sport
Andy Brehme ha sempre avuto l’Inter nel cuore. Merito dello scudetto dei record vinto nel 1989 e della Coppa Uefa del 1991. Oggi è morto a 63 a causa di un arresto cardiaco, ma le sue ultime storie Instagram prima di andarsene sono state proprio per i nerazzurri, impegnati nel match di Champions contro l’Atletico Madrid. Il club lo ha ricordato con un lungo messaggio ufficiale

“FC Internazionale Milano e tutto il mondo Inter si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Andreas Brehme e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari. In ricordo del grande campione tedesco, che ha vestito i colori nerazzurri dal 1988 al 1992, l’Inter scenderà in campo questa sera con l’Atletico Madrid indossando il lutto al braccio”

Il campione tedesco era molto legato all’Inter e infatti sui suoi social negli ultimi giorni c’erano tanti post legati proprio alla sfida di Champions di questa sera dei nerazzurri.

Tanti i suoi ex compagni di squadra che lo hanno voluto ricordare. Walter Zenga: “Ciao Amico mio, o come ti chiamavo io «shazzy», non dovevi farmi questo, non dovevi farci a tutti noi questo. Te ne sei andato troppo presto Amico mio ma so che da lassù ci proteggerai e come al solito ti metterai lì e tirerai i rigori uno col destro e uno col sinistro…Buon viaggio Amico mio Riposa In Pace, non ti dico che sto piangendo perché so che tu mi abbracceresti e mi diresti `dai Walter ci sono io´ Ciao Andy”.

 

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Beppe Bergomi: “Andy è stato un compagno vero, una bella persona in campo e fuori. Avevamo un rapporto speciale, ero molto legato a lui. Ci mancherà tanto. Dovevo vederlo pochi giorni fa per Inter-Salernitana, mi aveva chiamato. Lui poi di solito si fa risentire sempre il giorno prima ma stavolta non ha chiamato. Non sapevo niente delle sue condizioni, parlano di arresto cardiaco. Io posso solo dire che è stato un compagno vero, una bella persona in campo e fuori. Ero molto legato a lui anche dopo, alla fine della nostra carriera. All’Inter sono arrivati tanti giocatori stranieri e con lui c’era un rapporto speciale. Aveva una casa sul lago a Bardolino, veniva spesso in Italia. Lui mi chiamava, io lo raggiungevo e si stava insieme, anche con la sua nuova compagna. Ci mancherà tanto, era davvero una bella persona”.

Aldo Serena: “Era una persona gioviale che voleva godersi la vita. Sempre col sorriso, non aveva, non ho mai sentito avere dell’acredine verso gli altri, in campo generosissimo perché sia sotto il profilo atletico che anche nella gestione del pallone lui era un altruista nato”

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