Sagiv Jehezkel, il calciatore israeliano cacciato dalla Turchia per “incitamento all’odio” (VIDEO)

È arrivato in Israele l’attaccante dell’Antalyaspor che era stato arrestato dalle autorità turche per la fascia di condanna della strage di Hamas il 7 ottobre

Sagiv Jehezkel

This handout photograph taken and released by Turkish news agency DHA (Demiroren News Agency) shows Antalyaspor's Israeli forward Sagiv Jehezkel displaying a bandage on his wrist reading "100 days. 07/10" after scoring a goal during Turkish Super league match between Antalyaspor and Trabzonspor at Corendon Airlines Park Antalya Stadium, in Antalya on January 14, 2024. A Turkish court on January 15, 2024, released pending trial the Israeli footballer Sagiv Jehezkel, who was detained after displaying a message referring to the Israel-Hamas war during a first division match, the DHA news agency reported. Jehezkel, 28, displayed a bandage on his wrist reading "100 days. 07/10" next to the Star of David after scoring a goal for Antalyaspor against Trabzonspor on January 14, 2024. (Photo by Handout / DHA (Demiroren News Agency) / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / DHA (Demiroren News Agency) " - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

Il calciatore Sagiv Jehezkel, attaccante israeliano dell’Antalyaspor, che durante l’ultima giornata di campionato ha esibito un messaggio, su una fasciatura sul polso sinistro: “100 giorni. 07/10” in riferimento alla strage compiuta da Hamas il 7 ottobre (quando vennero sequestrati 240 israeliani) concomitante inizio del conflitto a Gaza, è stato licenziato dal suo club.

Sagiv Jehezke dunque ha preso una posizione a sostegno del suo Paese netta sulla guerra che non è piaciuta alle autorità turche. Le autorità, dapprima hanno aperto un’indagine e, in pochisimo tempo, hanno provveduto ad arrestare il calciatore. Il ministro della Giustizia turco aveva annunciato un’indagine su Jehezkel sull’incidente per sospetto “incitamento all’odio”, dopo che il suo club – l’Antalyaspor – lo aveva licenziato per la questione. “La procura di Antalya ha aperto un’indagine giudiziaria contro il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel per incitamento pubblico all’odio a causa della sua odiosa celebrazione in favore del massacro commesso da Israele a Gaza”, aveva affermato il ministro della Giustizia turco, Yilmaz Tunc, in un post online.

Inutili i tentativi di giustificazione da parte del giocatore che è stato arrestato: “Non volevo provocare nessuno e voglio che questa guerra finisca”. L’Antalyaspor si è detto molto sorpreso del comportamento del giocatore che ha fatto tutto all’insaputa dello spogliatoio. Per questo al momento lo hanno messo fuori rosa, in attesa di procedere con la rescissione del contratto e quindi dal licenziamento.

Sagiv Jehezkel deportato in Israele

Un tribunale turco ha rilasciato oggi, in attesa del processo, il calciatore israeliano. Sempre via social, questo pomeriggio, Ali Yerlikaya, Ministro dell’Interno, ha annunciato che l’attaccante ha lasciato la Turchia: “A partire dalle ore 17.15, Sagiv Jehezkel non si trova più sul nostro territorio. Ci tengo a sottolinearlo: la Turchia è sempre dalla parte degli oppressi e del popolo palestinese”.

Il calciatore è atterrato in Israele

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