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Mazzarri: «Non si può giocare sempre allo stesso modo, bisogna saper cambiare»

«Un allenatore deve cucire la camicia addosso agli uomini che ha. Ma se posso, torno a giocare 4-3-3. Zerbin è vittima dell’esterofilia»

Mazzarri: «Non si può giocare sempre allo stesso modo, bisogna saper cambiare»
Ci Napoli 13/01/2024 - campionato Serie A / Napoli-Salernitana / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato dopo la vittoria contro la Fiorentina in Supercoppa italiana

«Ho visto la partita che la Fiorentina ha giocato a Napoli, ha vinto 3-1, ho pensato che Italiano avrebbe fatto le stesse cose, ho visto sofferenza incredibile, ho pensato di dare più protezione ai ragazzi, la Fiorentina palleggia benissimo, non ce l’avremmo fatta a reggere, era l’unico modo per mettere in difficoltà la Fiorentina»

Mazzarri su Zerbin

«Zerbin per me ha delle doti incredibili, purtroppo oggi c’è l’esterofilia è un talento, deve migliorare perché ha giocato poco a certi livelli, anche nell’ultima gara fatta in casa è stato bravissimo. Va aspettato un po’, se continua così avrà un grande futuro».

Simeone

«Simeone l’ho elogiato anche ieri, tutti gli allenatori vorrebbero averlo in rosa, sempre positivo anche quando gioca sette minuti, poi è un giocatore molto forte, sono contento per lui perché se lo merita».

Mauro si complimenta con Mazzarri per l’umiltà e l’intelligenza, giocherai così anche in futuro e in finale?

«La cosa bella è che abbiamo cercato di fare il 4-3-3 come l’anno scorso, però sono cambiati tanti giocatori. Ho cercato di spiegare a loro che si può giocare in modo simile ma non uguale all’anno scorso. Verso la fine del campionato fecero più fatica, gli avversari poi ti studiano e non è semplice ricalcare certi meccanismi, certi schemi».

Se fai il Mazzarri del San Paolo va benissimo.

«Ho detto la verità, il Napoli l’ho studiato, mi ha entusiasmato, quando allenavo il Napoli e facevo la difesa a tre, anche allora nel finale viravo al 4-3-3, per tenere la linea così alta servono ragazzi veloci come Kim. Ora se prendi un contropiede fai più fatica. La squadra adesso è anche più in difficoltà, dopo un mesetto l’allenatore deve cucire la camicia addosso a seconda degli uomini che ha. Se posso, torno a giocare 4-3-3»

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