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Giucas Casella: «Sono un bonazzo. Attiro anche gli uomini, per me è un complimento»

Al Corsera: «In gioventù mi correvano tutti dietro. Ogni tanto era reciproco. Succede a molti, solo che io sono sincero e lo dico»

Giucas Casella: «Sono un bonazzo. Attiro anche gli uomini, per me è un complimento»
Db Milano 21/10/2008 - trasmissione TV "L'isola dei famosi" / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Giucas Casella

Il Corriere della Sera propone oggi un’intervista a Giucas Casella in cui ha parlato di tutta la sua carriera, di come è cominciata e  dei tanti vip che ha ipnotizzato

A sei anni cadde in un pozzo 

«Gridai per chiamare aiuto. Intorno non c’era nessuno. Mia madre, sordomuta, stava raccogliendo i frutti da un albero di gelso. Non poteva sentirmi ma in qualche modo avvertì che ero in pericolo e corse a salvarmi. Credi sia stata telepatia, altrimenti non si spiega. Dopo di che cominciarono a succedermi cose strane»

Strane come? 

«Su un sentiero incornai una vipera. la fissai terrorizzato. Ma lei restò immobile, come pietrificata. E poi con i compagni di scuola: parlando li mandavo in catalessi. Se si facevano male li toccavo dicendo “ora non sentirai più nulla”. E gli passava il dolore. I loro genitori si spaventarono, non volevano che giocassero con me, pensavano fossi posseduto dal demonio , consigliarono ai miei di portarmi dall’esorcista»

Poi le prime esibizioni in parrocchia dove mise in mostra quanto imparato semplicemente dai documentari guardati Metre era in collegio al “Boccone del Povero” dai preti di Don Bosco. Alle medie si esercitava molto a scuola, «dal banco riuscivo persino ad addormentare il professore di matematica per non farmi interrogare». Poi ha lavorato come garzone di un barbiere e lo ha anche rilevato imparando a tagliare i capelli e i ciuffi alla Little Tony. Poi i primi spettacoli e infine il successo con Pippo Baudo

Ipnotizzò anche lui?

«Figuriamoci se me lo lasciava fare, Pippo vuole dominare tutto»

Con Simona Ventura l’ipnosi non riuscì

«Se il soggetto non collabora, resiste, l’esperimento non viene bene. Funziona con persone forti, che cedono il comando della propria volontà, non con quelle deboli che hanno paura. Belén andò in catalessi profonda, sospesa tra due sedie e rigida come una statua, ci sono anche salito sopra. Ho ipnotizzato tanti personaggi. Loretta Goggi, Paolo Villaggio, i Pooh, Raffaelle Carrà restò con le mani bloccate. Eravamo amici, giocavamo a carte insieme, ma era terrorizzata, evitava di guardarmi negli occhi» 

Casella racconta di quando faceva il play boy

«Ho avuto un sacco di donne. No, non le ipnotizzavo per sedurle. C’era la fila. Ero bello, un bonazzo e lo sono tutt’ora»

«Da ragazzino ho avuto esperienza sessuali con uomini, è successo un poi di volte, la prima quando ero in collegio dai preti, ma a quell’età è normale. Tra i maschi ci mettevamo tutti lì insieme e …ognuno faceva per sé»

È andato anche oltre?

«Sessualmente è successo, però non mi sono mai innamorato. Attiro anche gli uomini, per me è un complimento. In gioventù, hai voglia tu, mi correvano tutti dietro. Ogni tanto era reciproco. Succede a molti, solo che io sono sincero e lo dico»

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