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Figc e Serie A, riunione per la riforma dei campionati: solo le big vogliono 18 squadre

I club medio-piccoli puntano a mantenere il format a 20 partecipanti. Il prossimo incontro è in programma il 26 gennaio.

Figc e Serie A, riunione per la riforma dei campionati: solo le big vogliono 18 squadre
Ci Bari 14/10/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Malta / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Stamani nella sede della Figc a Roma c’è stato un primo incontro tra il presidente Gravina e il presidente della Lega Serie A Casini con i vertici dei club di Serie A per decidere in merito alla riduzione del numero delle squadre professionistiche; questo comporterebbe un ritorno dei campionati a 18 squadre. Sportmediaset riporta:

Per il momento le posizioni all’interno della Lega sono piuttosto distanti: le big sarebbero favorevoli a una riduzione, che aiuterebbe a far fronte ai numerosissimi impegni delle prossime stagioni; le medio-piccole, naturalmente, puntano a mantenere l’attuale format a 20 partecipanti. Per esprimere una posizione ufficiale la Serie A avrebbe bisogno di una maggioranza qualificata (14 voti), che al momento appare difficile da raggiungere. Il prossimo incontro tra i club è in programma il 26 gennaio. Nel frattempo la Figc prosegue sulla sua strada: Gravina ha chiarito più volte la sua intenzione di riformare il sistema calcio e ha messo nel mirino la data dell’11 marzo, quando è in programma una riunione straordinaria del Consiglio federale. In quell’occasione, se non dovesse essere raggiunto un accordo, potrebbe venir meno l’obbligo d’intesa che permette alle singole componenti di bloccare la riforma”.

La Serie A rivorrebbe lo sponsor betting sulle maglie (Il Fatto):

La lobby del pallone torna a bussare alla porta del governo con la prossima pretesa: cancellare il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo previsto dal Decreto Dignità. Ci vuole coraggio, dopo lo scandalo scommesse che ha appena travolto il calcio italiano. Ma questi sponsor varrebbero circa un centinaio di milioni, secondo quanto certificato anche da una relazione dell’Antitrust. E per riaverli il campionato italiano è pronto a “ricattare ” il governo, non assegnando i diritti sul betting del campionato, per costringerlo ad affrontare il problema.

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