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L’inquisizione contro il Barcellona primo nel girone Champions: “Anime perdute”, “sonnambuli”, “basta!”

L’inutile sconfitta con l’Anversa ha aperto un processo simile a quello al Manchester United. Ma il Barça si è qualificato, evidentemente non basta

L’inquisizione contro il Barcellona primo nel girone Champions: “Anime perdute”, “sonnambuli”, “basta!”
Barcelona's Spanish coach Xavi gestures during the UEFA Champions League Group H football match between Royal Antwerp FC and FC Barcelona at the Bosuilstadion in Antwerp, on December 13, 2023. (Photo by JOHN THYS / AFP)

Se in Inghilterra a processo c’è il Manchester United, in Spagna sul banco degli imputati c’è il Barcellona. A leggere la rassegna stampa spagnola sembrerebbe quasi che la squadra di Xavi avesse fatto la stessa fine di quella di Ten Hag. E invece il Barca s’è qualificato agli ottavi da primo del girone. Solo che ha perso dall’Anversa, sconfitta che arriva dopo quella col Girona in campionato. Il titolo che riassume tutto lo mette in copertina il catalano Sport: “Ora basta”.

Il pezzo più affilato lo scrive invece Alfredo Relano su As. Relano parla di “un sinistro processo di autofagia che ha trasformato la classifica felice del Barcellona in una crisi grande come una cattedrale. Xavi aveva provato a far riposare le sue quattro vacche sacre, Lewandowski, Gündogan, Araújo e De Jong, forse trascurando l’interesse che Laporta aveva per i 2 milioni e 800mila euro del premio-partita”.

Relano scrive di “spiegazioni insondabili”. E che Deco non ha perso l’occasione di mettere Xavi in ​​cattiva luce”. La sconfitta, conclude, è “senza conseguenze per la competizione, ma mette a nudo e punisce il cattivo funzionamento della società e l’indebolimento dell’autorità dell’allenatore”.

La stampa catalana non l’ha presa bene. Per il Mundo Deportivo il Barcellona chiude il girone “primo nel ridicolo”. Santi Nolla scrive: “I giocatori, si diceva alla vigilia, erano molto arrabbiati per aver perso contro il Girona in campionato e volevano una reazione in Europa. Non è successo. E così c’è stato un trasferimento: la rabbia è passata ai tifosi, da tempo educati a pensare che l’importante è il come dei risultati. Il Barça non sta bene lì dove sta. Sta al buio”. E ancora: “Il Barça si è così abituato a spiegare i fallimenti con le colpe di qualcuno in particolare (e non inganniamoci, anche i successi) che è difficile ora accettare la realtà. È più semplice e liberatorio evidenziare il male in una singola persona, ma questo gioco è sempre basato su un progetto collettivo”.

Su La Vanguardia Joan Golobart scrive che “con il volume spento e i giocatori senza la maglia ufficiale, poche cose facevano pensare che quella squadra fosse il Barcellona. Un’assenza totale di stile, un’incapacità di dominare la partita”. Il titolo del pezzo principale dice “È il colmo”.

Per Marca, stampa madridista, “la sconfitta del Barcellona ad Anversa è stata un duro colpo per il club, la squadra e lo stesso Xavi Hernández. L’obiettivo con cui sono arrivati ​​in Belgio era quello di portare a termine una buona partita, una prestazione convincente contro la rivale più debole del girone. Non è arrivato nulla. È stato un Barcellona fuori luogo, con errori difensivi preoccupanti per come si sono verificati e perché si sono ripetuti con insolita frequenza. Un’immagine terribile in una giornata favorevole alla ripresa dell’autostima della squadra dopo quattro sconfitte nelle ultime cinque partite”.

Affonda anche El Paìs: “L’Anversa non aveva ancora preso un punto finché non ha incrociato la squadra di sonnambuli di Xavi. I blaugrana continuano a perdere partite storiche contro gli avversari senza sapere quale sia la più sanguinosa da quando hanno perso contro lo Shakhtar. Il catalogo delle sconfitte si allarga senza fermarsi in Europa. I giocatori sono anime perdute su ogni campo, paralizzati da un attacco di panico che si riflette nella triste figura di Oriol Romeu, protagonista di due gol dell’Anversa. Non c’è nemmeno differenza tra titolari e riserve in una squadra fragile e scardinata, intrappolata in un dramma di non facile soluzione, nonostante sia già qualificata agli ottavi dopo aver sconfitto il Porto a Montjuïc”.

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