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L’Atletico Madrid (inizialmente favorevole alla Superlega) difende la Uefa: “non è un monopolio”

Il comunicato: Siamo a favore della protezione della grande famiglia del calcio europeo e della protezione dei campionati nazionali.

L’Atletico Madrid (inizialmente favorevole alla Superlega) difende la Uefa: “non è un monopolio”
2023 archivio Image Sport / Calcio / Atletico Madrid / Diego Simeone / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

L’Atletico Madrid ha stilato un comunicato ufficiale dopo l’approvazione della Superlega; il club inizialmente era a favore della competizione, poi si tirò indietro.

L’Atlético Madrid, dopo aver analizzato la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, desidera dichiarare quanto segue:
1. La risoluzione sull’autorizzazione preventiva per altre competizioni fa riferimento ai vecchi statuti Uefa che erano già stati modificati nel giugno 2022.
2. L’associazione dei club europei (Eca) e la Uefa hanno creato una partnership che rende inutile considerare che la Uefa sia un monopolio, dal momento che i club, in virtù degli accordi adottati all’interno di questa associazione, decidono al 50% a chi vengono venduti i diritti di sponsorizzazione e televisivi e la distribuzione di tali ricavi, nonché i formati di competizione.
3. La famiglia del calcio europeo non vuole la Superlega europea. Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna (ad eccezione di Real Madrid e Barcellona), ecc. non voglio la Superlega. Siamo a favore della protezione della grande famiglia del calcio europeo, della protezione dei campionati nazionali e del raggiungimento della qualificazione per le competizioni europee in campo ogni stagione”.

LE DICHIARAZIONI DI TEBAS:

«Stanno già iniziando a intossicare il discorso, come avevo avvisato. Hanno sempre potuto organizzare competizioni al di fuori di Uefa e Fifa, e questo non può essere proibito. La questione è la loro condizione per essere sotto l’organizzazione della Uefa e della Fifa». «Ci vogliono regole trasparenti, chiare, oggettive per l’approvazione dei tornei che non valgono con la semplice disapprovazione, e ci deve essere un assetto normativo oggettivo che richieda condizioni paragonabili all’intero settore, ma che non sia lasciato alla libera discrezionalità dei leader di Fifa e Uefa, perché lì si creerebbe una situazione di abuso di potere dominante». «Oggi più che mai ribadiamo che la Superlega è un modello egoista ed elitario. Tutto ciò che non è completamente aperto, con accesso diretto solo attraverso i campionati nazionali, stagione per stagione, è un formato chiuso».

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