La domanda che si pone il quotidiano francese rileggendo la sentenza della Corte Europea che di fatto liberalizza la Superlega

“La vittoria della Superlega davanti alla giustizia è l’equivalente della sentenza Bosman per le competizioni di club?”
Questa la domanda che si pone L’Equipe nella giornata si potrebbe dire storica in cui la Corte d’Appello Europea ha dato ragione alla Superlega e soprattutto torto alla Uefa, chiedendosi se il mondo del calcio potrebbe uscirne rivoluzionato come successo nel 1995 con la sentenza Bosman sulla libera circolazione dei giocatori
Di fatto la sentenza della Corte spiega che di fatto le regole Fifa e Uefa sono contrario al diritto dell’Unione europea
“Le regole della Federazione internazionale di calcio (FIFA) e dell’Unione delle associazioni europee di calcio (UEFA) che sottomettono alla loro previa autorizzazione la creazione di qualsiasi progetto di nuova competizione calcistica interclub, come la Superlega, e vietano ai club e ai giocatori di partecipare ad essa, sotto pena di sanzioni, sono illegali, afferma la Corte di giustizia europea. Infatti, i poteri della FIFA e della UEFA non sono inquadrati da alcun criterio che garantisca il loro carattere trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato. Allo stesso modo, le regole che attribuiscono alla FIFA e alla UEFA un controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a queste competizioni sono tali da limitare la concorrenza, data l’importanza di queste ultime per i media, i consumatori e gli spettatori nell’Unione”
L’aspetto forse più interessante della sentenza è quello che riguarda i diritti tv dove “la Corte constata che l’organizzazione delle competizioni di calcio tra club e lo sfruttamento dei diritti dei media sono, ovviamente, attività economiche. Devono quindi rispettare le regole di concorrenza e le libertà di circolazione”. Poi aggiunge: “In parallelo, la Corte rileva che le regole della FIFA e della UEFA relative allo sfruttamento dei diritti dei media sono tali da danneggiare le squadre di calcio europee, tutte le aziende che operano sui mercati dei media e, infine, i consumatori e gli spettatori, impedendo loro di approfittare di nuove competizioni potenzialmente innovative o interessanti”
Proprio su questo aspetto si è sfogata subito la A22 la società che cura gli interessi del torneo che a questo punto molto probabilmente nascerà.
«Ai tifosi offriamo la trasmissione gratuita in tv di tutte le partite della Superlega».
Nonostante queste prese di posizione decise, la CGUE si preoccupa di specificare anche: “Una competizione come il progetto di Superlega non deve necessariamente essere autorizzata. Infatti, essendo la Corte interrogata, in generale, sulle regole della FIFA e della UEFA, non prende posizione, nella sua sentenza, su questo progetto specifico”