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Emanuela Maccarani di nuovo direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica

Il presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi ha riassegnato il ruolo alla Maccarani dopo l’ammonizione per i presunti abusi psicologi

Emanuela Maccarani di nuovo direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica
Gc Milano 17/04/2012 - conferenza stampa Sky 'Meno 100 giorni alle Olimpiadi' / foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Emanuela Maccarani-Romina Laurito-Andreea Stefanescu-Angelica-Saurayuk-Marta Pagnini-Elisa Santoni

Emanuela Maccarani torna a ricoprire il ruolo di direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica. Lo riporta l’Ansa.

Emanuela Maccarani torna ad essere la direttrice tecnica nazionale della ginnastica ritmica. Il presidente della Fgi Gherardo Tecchi, ai sensi dell’art.16 comma 1 dello Statuto, previa consultazione con il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, e informato il consiglio direttivo federale ha comunicato nella riunione odierna del consiglio la cessazione del suo ruolo di dtn della ginnastica ritmica ad interim e contestualmente informato della riassegnazione dello stesso ruolo a Maccarani, il cui processo per presunti abusi psicologi su alcune ex ginnaste si è concluso con l’ammonizione da parte del Tfn della Fgi“.

Le motivazioni dell’ammonizione della Maccarani

Il Tribunale della Federginnastica ha pubblicato oggi le motivazioni che hanno portato all’ammonizione di Emanuela Maccarani, allenatrice della nazionale di ginnastica ritmica.

Alcune atlete aveva accusato la Maccarani di abusi psicologici e metodi psicologici distruttivi. A fine settembre la sentenza del tribunale federale. Dal rischio radiazione, l’allenatrice è passata ad una ammonizione. Il suo comportamento è stato spiegato come “un atteggiamento di troppa generosità verso l’atleta al fine di farla performare al meglio”. Troppo amore, insomma.

Si ritiene che le espressioni utilizzate – ancorché offensive – non siano state mosse dall’intenzione di arrecare danno, ma al fine di incitare le atlete ed ottenere un maggior impegno negli esercizi. Tale conclusione appare suffragata dalla circostanza che le atlete, che più di altre venivano fatte oggetto di tali parole, erano quelle che la sig.ra Maccarani voleva rientrassero in prima squadra a seguito di infortuni, anche la tesserata Ana Basta. Nell’analizzare il comportamento della Maccarani durante gli allenamenti non vi è ragione alcuna di dubitare che abbia in più occasioni superato i limiti di correttezza e rispetto imposti dalla normativa federale, pur nella considerazione del contesto in precedenza delineato non vi sia alcun elemento che dimostri l’esistenza di un nesso eziologico tra le espressioni utilizzate dalla sig.ra Maccarani ed i malesseri subiti da alcune atlete“.

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