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De Laurentiis vorrebbe la cittadinanza onoraria, il sindaco: «Ma tu sei già napoletano» (Corrmezz)

Adl scherzosamente (ma non troppo?) chiede al sindaco di avanzare la proposta. Oggi intanto la riceve Spalletti

De Laurentiis vorrebbe la cittadinanza onoraria, il sindaco: «Ma tu sei già napoletano» (Corrmezz)
Ci Napoli 07/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Vincenzo De Luca

De Laurentiis vorrebbe la cittadinanza onoraria, il sindaco: «Ma tu sei già napoletano».

Il Corriere del Mezzogiorno, con Paolo Cuozzo, racconta un retroscena della giornata di ieri vissuta a bordo della nave Msc per la consegna dei premi della Gazzetta dello Sport. In attesa che oggi venga consegnata a Spalletti la cittadinanza onoraria.

Scrive il Corrmezz:

Nel giorno in cui l’amministrazione comunale di Napoli conferisce a Luciano Spalletti la cittadinanza onoraria, trapela anche la voglia di Aurelio De Laurentiis di avere lo stesso riconoscimento.

Tra i temi che stanno a cuore al patron azzurro c’è, evidentemente, anche la cittadinanza onoraria; che lui, De Laurentiis, vorrebbe e che scherzosamente ha ricordato a Manfredi di avanzare.

Perché — va ricordato — all’anagrafe, il presidente del Napoli risulta nato a Roma, quindi potrebbe averla pur essendo lui e tutta la sua famiglia molto radicato a Napoli (e dintorni) da decenni. Sorprendente però la risposta del primo cittadino: «Aurelio, ma tu sei già napoletano». Dunque, non ne ha bisogno.

Ma anche questa è una cosa strana: la cittadinanza onoraria la si riconosce — con enormi meriti — a Luciano Spalletti, che ha messo la firma sullo scudetto (che si è anche tatuato sul braccio sinistro) e non la si assegna al presidente del Napoli che, non solo ha scelto Spalletti, ma ha preso il Napoli dal fallimento e, dopo 19 anni, l’ha portato al tricolore? Forse è solo questione di giorni, momento opportuno. Ma certo è strano che la cosa ancora non sia avvenuta. Le cittadinanze onorarie, del resto, non le decide autonomamente il sindaco ma è il sindaco che raccoglie una richiesta in tal senso. Che forse non è arrivata perché in pochi sapevano che Adl non fosse nato a Napoli, napoletano com’è. Forse nemmeno il sindaco.

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