La prima ora è una penosa confessione dei suoi limiti. Poi entra Mario Rui. Un consiglio: il club riduca i continui annunci della firma di Osimhen

Che il Napoli sia meno forte, l’hanno capito tutti. Lo scrive Antonio Corbo nel suo commento a Napoli-Cagliari 2-1 sull’edizione napoletana di Repubblica.
Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza dopo la vittoria contro il Cagliari
«Quando una squadra che dopo l’annata dell’anno scorso e passa un periodo in cui, sopratutto in casa in questo stadio, stentava a fare risultato anche con squadre medie, si crea apprensione. È normale che bisognava sbloccarsi. Sono contento per tanti motivi, innanzitutto perché abbiamo vinto in casa e poi che hanno fatto gol Kvara e Osimhen che sentivano forte la pressione che non era da solo. Quando una squadra fa quasi l’80% di possesso palla e crea tante palle gol si può solo elogiarla. per gli attaccanti ci sono anche i momenti in cui ogni tiro fai gol e quelli inc ui tiri tanti e non senti».
Una squadra completa ora il Napoli?
«Ai ragazzi ho detto “la prossima volta che andiamo in vantaggio non festeggiamo più perché è già successo col Real e subito hanno pareggiato, se facciamo due gol festeggiamo”. La squadra oggi ha fatto tutto, non è stata solo bella avendo ol possesso palla, ha anche creato tanto. Dovevamo essere più lucidi e segnare prima».
Napoli in apprensione negli ultimi minuti
«Abbiamo concesso una palla gol nel primo tempo e nel secondo tempo l’unica l’hanno messa dentro. Non credo di aver visto degli svarioni come altre volte. Poi c’era l’apprensione e in più il Cagliari è nota per recuperare negli ultimi minuti. L’ansia del risultato non aiuta. Nel finale di gara eravamo in apprensione».
Possiamo dire “dimentichiamo il Napoli di Spalletti”?
«Queste cose le decidete voi giornalisti. Io sono venuto perché credo di essere un allenatore che sa quello che fa. Ho già visto delle cose che posso migliorare per agevolare questo gruppo che sapevo che dopo l’annata scorsa avrebbe corso pericoli. Probabilmente anche se fosse rimasto Spalletti questo sarebbe successo».
Mazzarri su Cajuste
«Cajuste ha un modo di giocare da centrocampista puro, Gaetano meno e c’era il rischio di soffrire. La scelta è stata fatta anche perché Cajuste e Gaetano non giocavano da tanto, ho preferito inserire dopo Gaetano».
Kvara dovrebbe avere più pazienza
«A volte vorrebbe strafare e spende anche troppe energie e non è lucido davanti alla porta e abbiamo lavorato anche su questo».