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Walter Potter e l’altrui costruzione dal basso: il Napoli vince a Bergamo 2-1 e cambia verso

Comincia bene l’avventura di Mazzarri che fa sostituzioni non ideologiche e sfrutta un regalo dei Gasperini boys. Ancora amnesie difensive ma andava invertito il trend

Walter Potter e l’altrui costruzione dal basso: il Napoli vince a Bergamo 2-1 e cambia verso
Mg Bergamo 25/11/2023 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Walter Potter e l’altrui costruzione dal basso: il Napoli vince a Bergamo 2-1 e cambia verso

Benedetta la costruzione dal basso, soprattutto se la fanno gli altri. Viva i portieri che avviano il gioco con i piedi. È così che il Napoli di Mazzarri comincia con una vittoria il proprio cammino. Carnesecchi che rinvia male, anche per il pressing di Osimhen, il pallone arriva a Cajuste che la appoggia a Victor. Osimhen è pronto ad appoggiare il pallone a Elmas che solo davanti al portiere, segna. È il minuto 80. Il segnale che qualcosa è cambiato, quantomeno sotto forma di fortuna. Che non è poco. Vincere a Bergamo modifica la prospettiva del Napoli e del suo nuovo allenatore. Regala sicurezze dimenticate che serviranno eccome nelle prossime partite.

È il risultato che fa la differenza. Sembra una banalità ma di questi tempi non lo è. Perché alcune cose si sono viste con la nuova gestione del neoarrivato Mazzarri: innanzitutto il pressing, quasi una costante, nonché una applicazione mentale decisamente superiore a quella di prima. Qualcosa ovviamente si è visto anche del vecchio Napoli, in particolar modo le incertezze difensive, l’insicurezza in alcuni frangenti della partita e quei buchi in mezzo al campo che erano diventati una specialità della ditta. Purtroppo la brutta notizia di giornata è l’infortunio di Olivera che si è fatto male da solo. Al suo posto, è entrato Juan Jesus bravo a giocare in un ruolo non suo.

Ma quella costruzione atalantina dal basso potrebbe un segnale del destino. Di certo è un’inversione di rotta. Ovviamente il buon Walter non è Harry Potter, non ha la bacchetta magica. Però si può lavorare e lavorare sulle ali dell’entusiasmo è più semplice. Il merito della squadra è stato quello di crederci sempre, anche quando l’Atalanta di Gasperini sembrava padrona del campo e per lunghi tratti il Napoli non riusciva a uscire dalla propria metà campo.

La squadra di Mazzarri ha giocato un buon primo tempo. Ha segnato due gol di cui uno (il primo di Rrahmani) annullato per fuorigioco millimetrico. Il secondo invece era valido, con bel colpo di testa di Kvaratskhelia. E soprattutto il Napoli non ha subito quasi nulla.

Le note dolenti sono arrivate nel secondo tempo, soprattutto in difesa. Il Napoli ha subito un gol da polli. Lookman in area è riuscito a saltare indisturbato tra Di Lorenzo e Rrahmani. L’unica differenza rispetto ai gol subiti dal Milan è che Giroud è un eccellente colpitore di testa, Lookman decisamente no. Ha potuto saltare indisturbato nell’area del Napoli con gli azzurri in vantaggio per 1-0. Va bene che il catenaccio non si porta più ma a tutto dovrebbe esserci un limite. Anche vedere De Ketelaere in versione George Best è stata una stretta al cuore. Per fortuna non è durato molto.

È stato il momento più difficile. Qui Mazzarri giudiziosamente ha optato per Elmas al posto di Politano, oltre che Osimhen per uno spento Raspadori. La sola presenza in campo di Victor fa sì che gli avversari arretrino di dieci metri, senza dimenticare l’assist decisivo. Elmas poi ha segnato il gol vittoria ma non è solo questo il punto. Con Mazzarri non c’è il rischio di fare scelte ideologiche e ci sembra un’ottima notizia. Così come Anguissa che è parso decisamente un altro calciatore rispetto a quello visto in questo inizio di stagione. Poco invece è cambiato per Lobotka che non è rientrato al centro del gioco, non c’è tanta differenza rispetto a quel che si vedeva con Garcia. Ma, come detto, tutto è bene quel che finisce bene.

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